Se agli esseri umani viene data una vera speranza
di ottenere
dignità e decoro, con metodi
pacifici, sarà
molto più difficile reclutare
terroristi.
|
|
Il lavoro che la Commissione anti-terrorismo del Consiglio di Sicurezza
dellOrganizzazione delle Nazioni Unite ha fatto e la collaborazione
che ha ricevuto dai Paesi membri dopo lattacco terroristico
dell11 settembre non hanno precedenti nella loro esemplarità.
Per una volta, questa Organizzazione è stata utilizzata nel
modo immaginato dai suoi fondatori: come uno strumento per costruire
una difesa globale contro una minaccia globale.
Io spero di vedere questo stesso spirito di unità e di determinazione
nella gestione di altre minacce globali, dalle armi di distruzione
di massa allAIDS o ai cambiamenti climatici.
Il lavoro della Commissione ha già messo in risalto lo stretto
legame tra terrorismo e altre attività che le Nazioni Unite
hanno cercato di reprimere, o per lo meno di portare sotto controllo.
Penso in particolare al crimine organizzato e al contrabbando di
armi, droga o diamanti.
A noi tutti deve essere poi ben chiaro che unazione efficace
contro il terrorismo non può prescindere dalla protezione
dei diritti umani. Al contrario, io ritengo che sul lungo periodo
scopriremo che quei diritti, insieme alla democrazia e alla giustizia
sociale, sono uno degli argini migliori contro il terrorismo, che
è larma della gente disperata. Se agli esseri umani,
dovunque si trovino, viene data una vera speranza di ottenere dignità
e decoro con metodi pacifici, sarà molto più difficile
reclutare terroristi. E quelli reclutati riceveranno dalla società
molta meno simpatia e molto meno appoggio.
Perciò, mentre abbiamo certamente bisogno di vigilanza per
prevenire gli atti di terrorismo e di fermezza nel condannarli e
nel punirli, sarà controproducente sacrificare altre priorità,
come i diritti umani. La loro difesa non è responsabilità
primaria di questa Commissione, che tuttavia deve vigilare affinché
le misure adottate non li riducano eccessivamente né diano
ad altri il pretesto per farlo.
Infine, molti Stati non sono in grado di adottare efficaci misure
antiterrorismo sul loro territorio e hanno bisogno di assistenza
tecnica e finanziaria. Il problema è stato riconosciuto sin
dallinizio e nella Risoluzione 1373 ci sono indicazioni per
programmi di assistenza. Io spero che si arriverà a un inventario
preciso delle singole necessità, sulle cui basi le Nazioni
Unite e le istituzioni di Bretton Woods metteranno a punto specifici
progetti.
Ora si tratta di sviluppare una strategia a lungo termine e di
fare i duri passi necessari per sconfiggere il terrorismo. Io penso
che ci riusciremo solo se questa lotta globale verrà percepita
come necessaria e legittima dai popoli. E le Nazioni Unite possono
fare molto per conferire questa legittimità universale.
|