Si sta profilando
un Sud normale, cioè capace di
rispondere agli
stimoli esterni con le modalità
di qualunque altra economia.
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Conti del 2000 positivi per il Sud nel suo complesso e più
che soddisfacenti per alcune regioni meridionali. Leconomia
del Mezzogiorno è cresciuta del 2,2 per cento, soltanto lo
0,7 in meno rispetto al resto del Paese. Il divario dinamico con
il Centro-Nord è sempre consistente, soprattutto perché
il settore agricolo, con unincidenza maggiore nelleconomia
meridionale e ancora in secolare ridimensionamento, ha attraversato
unaltra annata particolarmente difficile. Ma nel resto del
settore privato, baricentro di ogni sviluppo futuro, il differenziale
di crescita si è pressoché annullato, con il 3,5 per
cento, contro il 3,6 per cento delle aree centro-settentrionali.
I dati quantitativi, che emergono dal secondo Report Sud,
che ha preso in esame numerosi indicatori, sono avvalorati dallindagine
qualitativa condotta sulle diverse componenti della domanda e sui
singoli settori attraverso una rete di dieci banche primarie. Il
giudizio degli operatori bancari è improntato a un misurato
ottimismo sullandamento di tutte le più importanti
variabili. Accanto a una ripresa ancora lieve dei consumi (+2 per
cento), è in atto una robusta espansione degli investimenti
in attrezzature e in macchinari (+10 per cento). Sono rilevanti
i segnali di recupero nel settore delle costruzioni, mentre la crescita
dellindustria in senso stretto è in linea con quella
della media nazionale. Meno dinamico è il comparto dei servizi,
con spunti migliori nel commercio e nei servizi avanzati alle imprese,
dove la domanda rimane ancora in larga misura insoddisfatta. Il
turismo, che è penalizzato da una carenza di offerta, continua
a registrare ritmi di crescita sensibilmente superiori rispetto
a quelli del resto dItalia.
Dallindagine emerge il miglioramento della qualità
del credito (sono in calo le sofferenze e le partite incagliate)
anche in comparti che hanno attraversato una lunga crisi, come quello
agricolo e quello delledilizia. La crescita degli impieghi
bancari è in netta ripresa sia per quanto riguarda quelli
a medio-lungo termine, sia quelli a breve. Il rapporto segnala che
le politiche di sviluppo incidono ancora in misura marginale. Tuttavia
va sottolineato che è normale (si è verificato anche
con la L. 488) un tempo di reazione di quindici mesi tra inizio
delle politiche e loro entrata a regime e anche che lerogazione
dei fondi è suddivisa lungo tutto il periodo di durata pluriennale
dei progetti.
Quel che sembra essere fuori dubbio è che siamo di fronte
a incoraggianti sintomi di cambiamento generazionale: cè
un vecchio mondo abituato allassistenza, e cè
un nuovo mondo lanciato nello sviluppo autoalimentato. Occorre tempo
per verificare lefficacia delle politiche, per correggere
eventuali errori o superstiti distorsioni, senza cambiare una strategia
che sembra essere vincente.
In tutte le regioni del Sud lindice di dinamismo è
in netto progresso, e tocca i livelli più alti (in un campo
di variazione teorico compreso tra 100 e +100) in Sicilia
(69), in Puglia (63), in Abruzzo (56) e in Campania (50), mentre
in fondo alla classifica si situano il Molise (38), la Basilicata
(25) e la Calabria (19).
I dati positivi sono stati sottolineati anche dalla Svimez, che
ha tuttavia puntualizzato come esista un problema di competitività
del territorio, e quindi di attrattività degli investimenti
dallesterno dellarea meridionale. Altre indicazioni:
accanto agli elementi autonomi di dinamismo, occorrerebbe individuare
e rimuovere i fattori che impediscono il pieno decollo delleconomia
del Mezzogiorno, come si è verificato in nazioni europee
a sviluppo ritardato; lelemento più positivo è,
comunque, lelevata capacità progettuale degli imprenditori
meridionali, progettualità che va senzaltro assecondata,
al fine di accelerare il ritmo di crescita.
In ultima analisi: si sta profilando un Sud normale,
cioè capace anzitutto di «rispondere agli stimoli esterni
con le modalità di qualunque altra economia». Se viene
trattato come un malato cronico e tenuto in condizione di eterna
rianimazione, le sue funzioni vitali finiscono per atrofizzarsi.
Se viene esposto alla concorrenza, reagisce ed è in grado
di rimettersi in marcia, facendo ricorso alle sue gambe, per fragili
che ancora possano essere. Vuole anche dire che ci sono Sud e Sud:
quello altamente sviluppato dellEtna Valley e quello profondamente
agricolo dellarea agrigentina; quello dei micro-poli produttivi
semisommersi del Napoletano e quello ipertecnologico della fascia
lucana di Melfi; quello dei piccoli, medi e grandi poli industriali
pugliesi e quello ancora depresso di tanta parte della Calabria.
E lelenco potrebbe continuare.
Vuol dire, anche, che questa parte importante del Paese ha bisogno
delle stesse dotazioni strutturali, della medesima attenzione alla
sicurezza pubblica, degli identici servizi che sono riservati al
resto dellItalia, per quanto generalmente insufficienti questi
siano a livello peninsulare. La speranza, forse, è nella
devoluzione dei poteri che trasferisce una fetta rilevante di responsabilità
dal centro alla periferia.
Quel che è incoraggiante è aver verificato che, pur
con tutti i fardelli della straordinaria arretratezza, pur con le
secolari magagne delle sue criminalità organizzate, questo
Sud sa crescere, nelle sue parti più intelligentemente dinamiche,
quanto la locomotiva del mitico Nord-Est, esprimendo vitalità
creativa, agganciandosi saldamente al ciclo economico internazionale.
Si può oggettivamente obiettare che il recupero nel grande
ritardo di produttività e di reddito che ancora separa il
Mezzogiorno dalle aree più avanzate dItalia richiede
tassi di crescita non soltanto uguali, ma addirittura doppi e tripli
di quelli che vengono registrati nel resto del Paese. Il caso irlandese,
che corre ormai da quindici anni al 7-8 per cento annuo, dimostra
che tutto questo è possibile, sempre che si continui a trattare
le regioni del Mezzogiorno come centri di uneconomia normale,
con la necessaria flessibilità, con la dotazione di reti
di comunicazione ed energetiche. In Italia, questo sarebbe davvero
un evento straordinario!
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