La Bce si muove
soltanto contro
linflazione, mentre cè bisogno di una direzione
politica, che sia in grado
di prendere
decisioni difficili.
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Quella delleuro è la saga degli incompetenti: hanno
sbagliato tutti, quelli dellUe che hanno aderito alla moneta
unica, la Banca centrale europea, il G7. Dovevano fissare un livello
minimo al quale avrebbero lasciato scendere leuro, annunciare
che non gli avrebbero mai permesso di varcarlo, e poi chiudere la
bocca ai banchieri, capi di governo e ministri delle Finanze che
hanno contribuito a indebolirlo con le loro sventate dichiarazioni.
Errore irrimediabile? Certo. Riportino leuro a un livello
ragionevole, possibilmente mai sotto i 90 centesimi di dollaro,
o lì intorno. Meglio se lo si farà tramite un intervento
coordinato con gli Stati Uniti e col Giappone. Ma gli europei possono
farlo benissimo anche da soli, perché la Banca centrale europea
ha riserve per 400 miliardi di dollari, che è come dire 920
mila miliardi di lire. Poi proclamino che lo difenderanno. E infine
tacciano. Capirebbero tutti che fanno sul serio, e leuro non
si disprezzerebbe più.
Secondo molti, la Banca centrale europea non sarà credibile
fino a quando non si sbarazzerà del suo capo, Wim Duisenberg.
Ma questo sarebbe un altro grave errore. Duisenberg è competente,
ha soltanto sbagliato sul piano della comunicazione. Ma non è
stato lunico. Credo che abbia capito che doveva agire e tacere.
A meno che non abbia preparato una trappola agli speculatori: mi
rallegrerei se facesse risalire leuro e facesse perdere loro
una fortuna. Come altra misura, suggerirei invece la nomina di un
ministro del Tesoro europeo, del tutto simile a quello americano.
E non è difficile, tutto questo. Il deprezzamento delleuro
è dovuto soprattutto a fattori e questioni di natura psicologica,
vale a dire alla sfiducia generata dalla mancanza di una ferma gestione
finanziaria da parte dellEuropa. Se lEuropa si svegliasse
e la assegnasse a un leader autorevole, ad esempio nellambito
del Patto di Crescita e di Stabilizzazione, lancerebbe sicuramente
un segnale inconfondibile. La Banca centrale europea si muove invece
soltanto contro linflazione, mentre cè bisogno
di una strategia, di una direzione politica, che sia in grado di
prendere anche decisioni difficili.
Ma occorre simultaneamente una politica economica più espansionistica,
del tipo americano. Lindirizzo preso dalla Germania sembra
buono. Altri Paesi dovrebbero imitarlo: i tagli alle tasse e alle
imposte hanno agevolato la ripresa. Per le riforme strutturali occorrerà
una decina di anni. LEuropa, e lItalia in primo luogo,
ha troppe spese sociali, intacca eccessivamente i suoi risparmi,
ha un mercato di lavoro troppo rigido. Qualsiasi governo italiano
futuro dovrà affrontare la riforma pensionistica. Oggi la
gente vive fino a ottantanni, non può andare in pensione
a sessanta.
Il carico fiscale
in Europa
|
Gettito
in %
del PIL
|
Svezia
|
Belgio
|
Francia
|
Austria
|
Italia
|
Germania
|
Olanda
|
Regno U.
|
Spagna
|
Irlanda
|
UE
|
1999
|
53,0
|
46,4
|
46,0
|
44,5
|
43,5
|
42,7
|
41,7
|
38,0
|
35,2
|
32,5
|
42,4
|
2000
|
51,7
|
46,4
|
45,5
|
44,0
|
43,3
|
43,0
|
41,4
|
38,2
|
35,7
|
31,5
|
42,3
|
2001
|
50,7
|
46,3
|
45,0
|
44,7
|
42,7
|
41,7
|
39,6
|
37,8
|
35,8
|
30,8
|
41,6
|
2002
|
50,3
|
46,0
|
44,9
|
44,6
|
42,2
|
41,5
|
39,2
|
37,5
|
35,8
|
30,0
|
41,3
|
Diff.%
|
-2,7
|
-0,4
|
-1,1
|
+0,1
|
-1,3
|
-1,8
|
-2,5
|
-0,5
|
+0,6
|
-2,5
|
-1,1
|
Cè poi chi sostiene che la svalutazione delleuro
non sia una tragedia, perché aiuta le esportazioni. Io non
sono daccordo, perché è una china pericolosa:
farà crescere il prezzo dei prodotti allimportazione,
il petrolio innanzitutto, e i salari, che fino a questo momento
non si sono mossi molto, come è possibile vedere già
in Spagna. Di fronte a queste pressioni, la Banca centrale europea
rialzerà di nuovo i tassi, aggravando il problema della disoccupazione.
Tra laltro, il rincaro petrolifero sta intaccando i profitti
delle società sia in America che in Europa, con seri danni
in Borsa. Ripeto: leuro deve apprezzarsi, se vogliamo prevenire
per tempo maggiori problemi.
Ritengo infine improbabile una vera e propria recessione sulle due
rive dellAtlantico, in particolare negli Stati Uniti, grazie
alle nuove tecnologie che alimentano la produttività. Ma
prevedo un rallentamento generalizzato della crescita economica.
Comunque, per tornare alleuro: attualmente gli Stati Uniti
hanno un enorme deficit dei conti correnti, sono il massimo debitore
del mondo, e il dollaro è troppo alto. Si tratta di una situazione
sinceramente insostenibile. Prima o poi, molti capitali si sposteranno
in direzione della moneta unica europea, facendola rivalutare e,
incidentalmente, si sposteranno verso loro. Quando il marco
tedesco dominava lEuropa, questo fenomeno si verificò
con una certa frequenza. La memoria storica serva da lezione, da
ammonimento per il futuro.
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