Marzo 2001

“LA BANCA MUTUA”

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Un fascio
indissolubile e potente
A cura di Giuseppe Tondi
 
 

 

 

Il 19 gennaio sono stati inaugurati i nuovi uffici della filiale di Parabita. Dopo la benedizione del Parroco e gli auguri del Sindaco, il Presidente dott. Raffaele Caroli Casavola ha salutato il folto pubblico di amici, soci e clienti della Banca, che non ha mancato di apprezzare i nuovi e più accoglienti locali, dove sarà possibile effettuare con maggior agio e comodità le molteplici operazioni bancarie. Qui di seguito riportiamo l’intervento del Presidente.

“... Vorrei servirmi del significato e delle finalità che sottende un’operazione di ristrutturazione, come quella che oggi festeggiamo, per simboleggiare quanto a livello, per così dire spirituale, vi è dietro la materia, la pietra di questo edificio rinnovato.
Non si può negare certamente il desiderio, la volontà di riscoprire le origini della nostra vocazione aziendale.
La Banca Popolare Pugliese è un’azienda di credito sorta dall’aggregazione, in tempi diversi, di più banche locali, tutte caratterizzate dalla forma cooperativa.
E’ evidente che se oggi esiste ed opera questa Banca – con i suoi 72 sportelli, con 800 dipendenti, con i propri prodotti e servizi innovativi – è perché uomini coraggiosi e intraprendenti nella seconda metà dell’800, attenti e sensibili ai mutamenti socio-economici che investivano il nascente Stato unitario, pensarono e diedero vita ad una nuova realtà creditizia: la Banca Popolare.
Come molti sanno, l’antesignano in Italia di questo movimento fu Luigi Luzzatti. Fu lui a propagandare instancabilmente la necessità di costituire una banca che non fosse come tutte le altre, bensì “popolare” per soddisfare i bisogni delle persone più modeste e per consentire l’accesso al credito di più vaste categorie di cittadini. E queste finalità non potevano essere realizzate che attraverso la forma della cooperativa. Forma cooperativa che consente ai Soci di poter accedere più facilmente a beni economici (nel nostro caso il denaro) e che già per questa caratteristica appare lo strumento più idoneo a favorire l’ascesa delle classi meno abbienti.

Nuova filiale a Campi Salentina

Il 23 febbraio è stata inaugurata la nuova filiale di Campi Salentina (Le), in Via Stazione.
Campi è una cittadina di circa 12.000 abitanti a prevalente vocazione agricola, che vanta interessanti insediamenti produttivi di piccole e medie dimensioni.
«La nuova filiale è chiamata – ha detto il Presidente Caroli Casavola, salutando le autorità e i cittadini intervenuti alla manifestazione – ad operare a contatto con queste realtà, oltre che, naturalmente, con i privati e le famiglie. [...] Sono certo che anche i cittadini di Campi Salentina sapranno apprezzare i nostri servizi, i nostri prodotti e, soprattutto, i nostri sforzi di essere e di diventare sempre più, attraverso lo svolgimento puntuale del nostro lavoro, il catalizzatore della crescita economica e sociale della regione».
Con questa filiale salgono a 73 gli sportelli della Banca.

La mancanza di un grande capitale, la limitazione del numero delle azioni che ciascun socio può sottoscrivere, l’arma democratica del voto capitario, eguale per tutti a prescindere dal numero delle azioni possedute, costituiscono le garanzie che nella cooperativa, e in particolare in una banca popolare, assicurano la difesa dei valori solidaristici contro l’infiltrazione di intenti speculativi o di predominio di gruppo.
E’ con questa ispirazione che il 15 settembre 1888 «alle ore 5 pomeridiane, in Parabita…nella scuola Maschile…» viene costituita la «Società cooperativa anonima per la fondazione della Banca Popolare di Parabita».
Se ne erano fatti promotori otto cittadini: Giovanni Vinci, Giuseppe Ferrari, notaio Luigi Muja, prof. Francesco Marzano, Luigi Giannelli, Domenico Ferrari, Donato Pierri e Salvatore Laterza.
Al momento della fondazione i Soci sono 52 e sottoscrivono 295 azioni a L. 25 cadauna. Sono professionisti, artisti, artigiani, imprenditori e proprietari terrieri.
Il primo Consiglio di Amministrazione è composto da Giuseppe Ferrari, presidente; Rosario Marzano vice presidente; Giovanni Vinci, Luigi Muja, Domenico Ferrari, Donato Pierri, Giuseppe Giannelli, Giuseppe Muja, Lucio Barone e Salvatore Laterza, consiglieri.
Vengono eletti sindaci effettivi: Vincenzo Garzia, Vito Cherillo, Francesco Caggiula; e sindaci supplenti: Francesco Leopizzi e Giuseppe Solidoro.
Alla direzione della Banca viene chiamato Francesco Marzano.
Il primo gennaio 1889 la “società cooperativa” inizia ad operare nella sede di Largo la Porta n. 15 e, come si legge nel manifesto che ne annunzia l’apertura, «Essa farà le seguenti operazioni: Con Soli Soci: 1) concederà prestiti e sconterà cambiali nonché Buoni del tesoro governativi, provinciali e comunali; 2) aprirà conti correnti a debito verso garanzia di due o più persone ben vise alla Società, e con ipoteca; Con Soci e con estranei: 1) accorderà sovvenzioni contro pegni di effetti pubblici o di metalli preziosi; 2) riceverà depositi di numerario; 3) farà prestiti sull’onore; 4) sconterà fatture di operai accettate dal committente».
Da quel momento in poi la Banca Popolare diventerà l’interlocutrice privilegiata dei cittadini di Parabita e la sua storia sarà indissolubilmente legata alla storia della città.
Erano quelli gli anni in cui il governo Crispi varò le note misure protezionistiche. Il dazio sul grano fu elevato proprio nel 1888 da 3 a 5 lire per quintale e a pagare il prezzo di quei provvedimenti furono soprattutto i piccoli e medi proprietari, produttori di limitate quantità di grano, e i contadini che dovettero subire gli effetti dei pesanti patti agrari imposti dai grandi proprietari.

Convention del Personale

Sabato 27 gennaio presso il Grande Albergo Internazionale di Brindisi, amministratori, sindaci, dirigenti e quadri direttivi della Banca hanno partecipato all’incontro dal titolo “Etica & Banca”.
La manifestazione ha costituito un momento di approfondimento e di riflessione sulle tematiche regolamentate dal Codice Etico, documento di recente adottato dalla Banca, sul quale si è soffermato il direttore generale Vito Primiceri nel suo intervento introduttivo. E’ stata poi la volta dei relatori prof. Roberto Marziantonio, presidente di I.B.S. - Istituto per il Bilancio Sociale, e prof. Donato Masciandaro, docente di Economia presso l’Università Bocconi di Milano e quella di Lecce, che hanno relazionato rispettivamente su “Comporta-mento responsabile: il processo e le modalità di intervento” e su “La Banca fra riservatezza e trasparenza”.

Anni duri, quelli, anche per Parabita e i suoi 3.500 abitanti.
L’esordio della nuova Banca in un contesto tanto difficile, lungi dal farla morire sul nascere, ne temprò, invece, il carattere e lo stile.
Fu così che i parabitani oltre al castello, alla chiesa di San Giovanni Battista e al convento degli Alcantarini, cominciarono a sentire sempre più come “casa loro” la Banca di Largo la Porta, 15.
Giorno dopo giorno un sempre maggior numero di persone entrava in quei locali per avere credito, senza dover ricorrere agli usurai.
Sotto la guida ventennale del presidente Giuseppe Ferrari, la Banca accompagnò l’evoluzione economica del paese. Sostenne le iniziative dei commercianti, degli artigiani e degli imprenditori agricoli impegnati a ridurre l’estensione delle superfici olivetate a favore di quelle destinate ad accogliere il nuovo “oro rosso”: la vite.
I parabitani, però, apprezzarono di più la “Popolare” proprio per l’assistenza che la Banca dimostrò nei momenti di loro maggiore difficoltà, come quando le malattie parassitarie colpirono prima l’ulivo e poi la vigna, mandando, così, in rovina molti piccoli e medi proprietari, per non parlare dei numerosissimi contadini.
In quegli anni la Banca seppe guadagnarsi un grande patrimonio di stima e di fiducia... e gli attestati di considerazione e di gratitudine varcarono ben presto i confini comunali, tant’è che non pochi clienti della Banca cominciavano a giungere dai paesi vicini.
Il presidente Ferrari non indugiò: era tempo di espandersi… Vennero così aperti due sportelli, uno a Casarano e l’altro a Maglie, per evitare eccessivi disagi alla clientela di quei centri.
Da quel momento in poi la crescita della Popolare diventerà sempre più sostenuta, fino ai nostri giorni.
Una costante contrassegnerà i mandati degli 8 presidenti che succedettero a Ferrari e l’attività dei 7 direttori che li affiancarono: la Banca non avrebbe mai dovuto sentirsi appagata dei risultati raggiunti, vivendo di rendita. Suo compito precipuo era ed è quello di promuovere e sostenere un’articolata azione di progresso economico e civile.
Nasce da questa visione l’atto di unione tra la Popolare di Lecce e la Popolare Sud Puglia. E’ un patto che dà vita alla Banca Popolare Pugliese.
La nuova Istituzione amplia la propria operatività e ad essa si dischiudono nuovi orizzonti nel mutato scenario politico, economico e finanziario. Ma la “Popolare Pugliese”, lungi dal disperdere la storia e le tradizioni degli Istituti dai quali ha avuto origine, sente il bisogno di ritornare ad esse per attingere nuove forze ed energie.
Si tratta, insomma, non di riproporre meccanicamente, ma di far rivivere, reinterpretandolo in forme e con modalità nuove, quanto scriveva Luzzatti e quanto otto coraggiosi e benemeriti cittadini di Parabita realizzarono nel 1888: “la Banca mutua”.
«La Banca mutua – così scriveva Luzzatti – …fa tesoro di tutte le piccole forze e le collega insieme così strettamente che ne forma un fascio indissolubile e potente».
Noi vogliamo restare fedeli a questa vocazione.
Noi vogliamo continuare a far crescere e consolidare questo fascio indissolubile e potente ancora per molto tempo, con il Vostro consenso e la Vostra fiducia.
Grazie”.

Convegni BPP

Nel corso del primo trimestre del 2001 la Banca si è resa promotrice di numerose manifestazioni, che hanno riscosso consenso di pubblico e attenzione da parte dei mezzi di informazione.

* Il 15 febbraio si è svolto presso l’Hotel Tiziano di Lecce il convegno dal titolo “Quale Futuro per il Risparmio Gestito?”, al quale hanno partecipato, in qualità di relatori, Paolo Ghiringhelli, professore associato dell’Università Bocconi, Stefano Elli, vice capo servizio di MF-Milano Finanza, Francis Candylaftis, responsabile delle attività di asset management e della clientela istituzionale per l’Italia del Gruppo Crédit Agricole Indosuez, Cesare Colombo, gestore del mercato azionario del Gruppo C.A.I. e il direttore generale della BPP, Vito Primiceri. Moderatore dell’incontro, il giornalista di RAI 3 Marcello Favale.
* Il 19 febbraio, presso l’Hotel Patria di Lecce, il direttore generale Vito Primiceri, Luigi Lochi, direttore generale di Ig Puglia, Rosario Giorgio Costa e Fortunato De Matteis, rispettivamente presidente e consigliere dell’Ordine dei Dottori Commerciali-sti, hanno incontrato i rappresentanti dei principali organi di informazione per presentare l’iniziativa “Progetta la tua impresa”.

* il 7 marzo a Gallipoli, presso l’Hotel Costa Brada, si è tenuto il Convegno su “Legge 488, Turismo e Commercio, e P.O.R. 2000/2006”, che ha visto la partecipazione di Umberto Chendi, Studio Finanziario-Milano, e Francesco Scianna-meo, coordinatore Regione Puglia Assesso-rato I.C.A. - Settore Artigianato.

* Il 30 marzo, presso l’Hotel Tiziano di Lecce, incontro sul tema “Le imprese del Mezzogiorno nell’era del commercio elettronico” con interventi di Walter Gualtiero Della Fonte, consigliere dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Lecce, Donato Masciandaro, professore ordinario di Economia dell’Università Bocconi di Milano e quella di Lecce, Francesco Squeo, giornalista di Italia Oggi, e Alba Merlini, responsabile sviluppo Coralis-portale B2B.

La Banca ha collaborato, inoltre, con altri enti e associazioni all’organizzazione di eventi e manifestazioni di natura diversa. Ne ricordiamo solo alcuni:

• Convegno nazionale di studi “A 50 anni dalle lotte per la terra nell’Arneo e nel Salento”.
La manifestazione, che si articolava in 4 sessioni, si è svolta nei giorni 12 (Nardò), 13 mattina (Copertino), 13 sera (Leverano) e 14 gennaio (Campi Salentina) ed è stata promossa dalla Società di Storia Patria, Archivio di Stato, Storia delle Dottrine Politiche dell’Università di Lecce, e da altre associazioni.

• Convegno su “Impresa Sociale: un’opportunità per lo sviluppo locale e il superamento della marginalità. Formazione e attività produttive”, tenutosi nei giorni 9-10 febbraio in Alessano e organizzato dalla Cooperativa “L’Adelfia”;

• Convegno, promosso da Promem Sud Est, su “Lo sviluppo della cultura del risanamento delle PMI”, tenutosi a Lecce il 10 marzo scorso.

Borse di studio

Su iniziativa congiunta della Banca, Ig Puglia e la Facoltà di Economia dell’Uni-versità degli Studi di Lecce sono state messe a disposizione di giovani laureandi e laureati n. 5 borse di studio da L. 2,5 milioni cadauna, della durata di 5 mesi, finalizzate allo sviluppo di progetti di creazione e consolidamento di cooperative sociali di tipo “B” nel settore della produzione di beni in agricoltura, industria e artigianato e dei servizi alle imprese.


“Ricostruiamo insieme”

E’ il nome della campagna avviata dalla Banca per manifestare concretamente la propria vicinanza alle popolazioni dei comuni di Maglie, Scorrano, Cursi, Castrignano dei Greci, Bagnolo, Carpi-gnano e Melendugno, colpiti nello scorso mese di novembre da una forte tromba d’aria.
Un plafond di 15 miliardi è stato stanziato per consentire, attraverso l’erogazione di mutui a tasso agevolato (a partire dal 4,25%), la ristrutturazione degli immobili danneggiati dalla calamità atmosferica.


Nomine

Il Direttore Generale della BPP, dr. Vito Primiceri, è stato eletto, nel corso dei lavori assembleari del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, alla carica di Consigliere di Amministrazione di quel Consorzio.

   
   
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