Questa sfida offre inoltre possibilità
ancora maggiori
di aumentare
la qualità della vita su entrambe
le sponde atlantiche e in tutto il mondo.
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Leconomia globale viene spesso criticata perché anteporrebbe
«i profitti ai princìpi». Nello stesso tempo,
un numero crescente di controversie economiche tra le due sponde
dellAtlantico si colora di affermazioni secondo cui la controparte
considererebbe lutile finanziario più importante degli
interessi politici o dei valori sociali comuni. E giunto il
momento di affrontare questi problemi, che diventano sempre più
gravi, prima che mettano a repentaglio leconomia globale o
compromettano la cooperazioni tra lEuropa e gli Stati Uniti.
Cominciamo col dire che il profitto non va demonizzato. Non rappresenta
semplicemente lutile netto che figura sulla dichiarazione
dei redditi di una società, ma genera crescita, crea posti
di lavoro e migliora il tenore di vita. Gli americani vedono con
favore le recenti iniziative europee tese a migliorare lefficienza
e i risultati economici. Una modifica della strategia economica,
che si muova dal sostegno alla Vecchia Economia alla promozione
della Nuova Economia, rafforza lEuropa e riduce i dissensi
in materia economica al di qua e al di là dellAtlantico.
Questa sfida offre inoltre possibilità ancora maggiori di
aumentare la qualità della vita su entrambe le sponde atlantiche
e in tutto il mondo. La rivoluzione dellinformazione ha fornito
nuove opportunità per ristrutturare le nostre economie e
le nostre società, accrescendo in modo significativo il potere
dellindividuo. Per poter sfruttare tutto il potenziale delleconomia
a rete, dobbiamo eliminare le barriere alla concorrenza nei settori
come quello delle telecomunicazioni, del trasporto aereo delle merci,
della consegna di piccoli pacchi e dei servizi finanziari. Ciò
consentirà di creare nuovi posti di lavoro e di favorire
la crescita di nuove aziende. Per ogni Golia transatlantico che
nasce, si aprono le porte a migliaia di Davide.
La biotecnologia costituisce un altro campo in cui progressi significativi
hanno aperto le porte a un futuro migliore; tuttavia, sulle due
sponde dellAtlantico, vi sono opinioni divergenti su come
raccogliere tali benefici. E necessario affrontare il settore
della biotecnologia in modo più equilibrato. Indubbiamente,
gli Stati Uniti hanno un interesse commerciale a risolvere problemi
di accesso ai mercati europei che affliggono i nostri produttori
che usano le biotecnologie per coltivare granturco e soia. Tuttavia,
quanto ad attenzione in materia di sicurezza alimentare, non siamo
secondi a nessuno. I presidenti europeo e americano hanno avviato
colloqui ad alto livello su tali questioni, e siamo convinti che
esista un modo di procedere che abbia base scientifica, che garantisca
la sicurezza alimentare e che ispiri fiducia nei consumatori. E
essenziale mantenere le porte aperte a una tecnologia che vanta
un potenziale enorme per soddisfare il fabbisogno alimentare di
un pianeta affamato, in modo sicuro e con costi ambientali inferiori
rispetto a quelli dellagricoltura tradizionale.
Dobbiamo tornare a utilizzare con efficacia le sedi multilaterali.
Molti europei sono preoccupati dellatteggiamento unilaterale
oppure isolazionista degli Stati Uniti. Al tempo stesso,
alcune decisioni adottate recentemente dagli europei sono ritenute
dagli americani unilaterali e poco attente allimportanza di
sostenere il buon funzionamento delle strutture internazionali.
Ad esempio, siamo del parere che la normativa europea sugli hushkit
del rumore causato dagli aerei operi una discriminazione nei confronti
delle compagnie americane e costituisca una violazione degli impegni
dellEuropa allinterno dellOrganiz-zazione internazionale
dellAviazione civile. Allo scopo di facilitare il raggiungimento
di una soluzione, stiamo sottoponendo un caso e attendiamo che ci
si esprima in merito al metodo migliore per risolvere ogni controversia.
LEuropa e gli Stati Uniti condividono la grande responsabilità
di rafforzare il sistema commerciale planetario e, in particolare,
di stabilire condizioni che consentano di lavorare con partner come
il Canada e il Giappone, per elaborare un programma di aiuti ai
Paesi in via di sviluppo, affinché questi possano trarre
benefici dal commercio, ivi inclusi impegni espliciti sullaccesso
ai mercati, aiutando quei Paesi ad acquisire la capacità
di sfruttare opportunità commerciali e di ricevere unassistenza
tecnica mirata che li aiuti a far fronte ai loro impegni in materia
commerciale.
Dobbiamo inoltre elaborare un pacchetto di riforme che aprano i
processi dellOrga-nizzazione mondiale del Commercio a un maggiore
contributo da parte di gruppi di cittadini: un primo passo potrebbe
essere quello di consentire a questi gruppi di deporre nelle controversie
fra Stati Uniti ed Europa.
In questo primo anno del nuovo millennio (o ultimo del vecchio),
esiste poi un obiettivo evidentemente alla nostra portata, che richiede
soltanto volontà politica: combattere la corruzione nel commercio
internazionale. Due anni fa, tutti i Paesi dellOcse, insieme
ad altri Paesi di recente industrializzazione, hanno stipulato una
Conven-zione che ha reso la corruzione commerciale internazionale
un reato perseguibile. Purtroppo, due anni più tardi, sette
dei Quindici Paesi dellUnione europea, tra i quali nazioni
del peso di Italia e Francia, non hanno ratificato questa convenzione.
Inoltre, la legislazione proposta in Francia potrebbe consentire
il pagamento di tangenti, qualora le aziende dichiarassero di averle
promesse per effetto di contratti esistenti. Sebbene il Regno Unito
abbia ratificato la Convenzione, gli esperti dellOcse hanno
criticato le dichiarazioni del governo britannico, che ha affermato
di essere in grado di adempiere ai propri obblighi ai sensi della
Convenzione applicando una vecchia legge, risalente al 1916. E
ora di emanare severe norme anticorruzione e di lavorare insieme
allinterno dellOcse per assicurare un monitoraggio efficace
nel rispetto di questo storico accordo.
Inoltre, dobbiamo collaborare per aiutare i Paesi dellEuropa
sud-orientale ad applicare il pacchetto anticorruzione contenuto
nel Patto di Stabilità, migliorando così la loro capacità
di attrarre investimenti e di crescere.
LEuropa e lAmerica potranno non essere sempre daccordo
sullinterazione tra profitti e princìpi. Tuttavia,
grazie al nostro comune retaggio, abbiamo un impegno reciproco,
di grandissima importanza, rappresentato dallobiettivo di
aumentare la libertà individuale: la libertà di espressione,
la libertà di pensiero, la libertà dalla paura e la
libertà dallindigenza e dalle privazioni.
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