EURO E RISPARMIO




Giuseppe Tondi



I tempi e i modi che regoleranno il passaggio dalla lira all'Euro, le nuove opportunità di risparmio che si avranno con l'introduzione della moneta unica, la tassazione delle rendite finanziarie: su questi argomenti si è discusso nel corso del Convegno Euro e risparmio: cosa cambia per le famiglie italiane, organizzato dalla Banca Popolare Pugliese. In apertura di lavori, il presidente, Raffaele Caroli Casavola, ha ricordato quanto la "Popolare Pugliese" sta facendo per affrontare la fase di transizione verso l'Euro: "All'interno della banca, formazione del personale, revisione tecnologica e organizzativa. All'esterno, attività di comunicazione indirizzata alle imprese, al privati, agli studenti, che hanno manifestato, secondo i dati di una recente indagine, un forte bisogno di maggiore informazione su questo tema poco conosciuto".
Comunicare, però, non basta: occorre essere pronti per offrire alle famiglie e alle imprese prodotti, servizi e consulenza di alta qualità in un mercato che continueremo a chiamare "domestico", ma che interesserà le abitudini, la cultura, la storia di oltre 400 milioni di cittadini europei che vivono in un territorio che va dall'Atlantico agli Urali.
Tutto questo sta implicando, secondo il direttore della Banca Popolare Pugliese, Vito Primiceri, la messa a punto di nuove strategie che "ci consentano di rimanere attori sul mercato. E mossi da tale intento stiamo lavorando per adeguare ancor di più la nostra rete distributiva alle nuove esigenze; mettere a disposizione della clientela nuove tecnologie informatiche, mobili e virtuali, che, annullando ogni limite spaziale, permettano di operare su tutto il pianeta in tempo reale; stringere alleanze di natura commerciale con partners di altissima levatura internazionale (fra i quali Crédit Agricole Indosuez), che consentano al clienti della Popolare Pugliese di accedere a servizi e prodotti tanto tradizionali quanto innovativi (fondi pensione, previdenza integrativa, Sicav, fondi comuni, unit linked, unit index, ecc.), ma sempre caratterizzati da un elevato standing qualitativo".
Giannandrea Bernagozzi, componente del Nucleo Speciale Euro dell'Associazione Bancaria Italiana, dopo aver ripercorso le tappe principali del calendario "Euro", che culmineranno con quella del V gennaio 2002 (distribuzione di banconote e monete della nuova divisa), ha sottolineato come "i sistemi bancari siano i settori che con maggiore anticipo hanno dovuto affrontare la pianificazione delle fasi operative della transizione che porta all'Euro" e ha ricordato che l'ABI ha in corso da circa due anni il "Progetto Emu", nel quale sono impegnati quasi 500 esperti.
Per Laurent Huck, vice president del Crédit Agricole Indosuez - primo gruppo bancario in Europa per quanto riguarda l'attivo e i mezzi propri - "nel prossimo futuro i privati si orienteranno sempre più verso il risparmio gestito. E' significativo, ad esempio, che in Italia il patrimonio in gestione dei fondi comuni di investimento sia già cresciuto nel 1997 del 75,7% rispetto all'anno precedente".
Il risparmiatore insomma non sarà più chiamato ad acquistare questo o quel prodotto già "pre-confezionato" da altri, ma dovrà ricercare - e qui il ruolo di consulenza della banca - la più opportuna diversificazione dei propri investimenti: "si tratta di scegliere il portafoglio di attività finanziarie più consono per ogni famiglia e ciò in funzione di tre fattori: il grado di rischiosità, l'aspettativa di rendimento, il tempo".
La banca del Duemila si connoterà, dunque, per la capacità di offrire alla propria clientela "soluzioni integrate ad alto valore aggiunto" e in tal senso va visto il recente accordo commerciale stretto tra la Banca Popolare Pugliese e il Crédit Agricole Indosuez, che porterà alla costituzione di un Fondo Multicomparto.
Sul nuovo regime fiscale delle rendite finanziarie si è soffermato Giovanni Barbara, docente dell'Università di Bari: "con il decreto legislativo n. 461/97 viene introdotta una vera e propria riforma della tassazione sui guadagni realizzati con la compravendita di titoli finanziari (azioni, obbligazioni, titoli di Stato, ecc.), che interesserà gli utenti delle banche, chiamandoli ad effettuare una scelta fra tre possibili sistemi di tassazione. In particolare, le nuove disposizioni prevedono un sistema di tassazione a doppia aliquota: 12,5% per i proventi derivanti da investimenti di carattere meramente finanziario; 27% per i realizzi patrimoniali (cessioni di partecipazioni qualificate), investimenti a breve termine (depositi, c/c, certificati di deposito, accettazioni bancarie) e per alcuni redditi percepiti da soggetti residenti in Paesi a fiscalità privilegiata".
Nel medio periodo, però, è prevista l'introduzione di un unico livello di tassazione, che sia competitivo rispetto a quelli degli altri Paesi e garantisca stabilità di gettito.
Ma per il cittadino che cosa è cambiato, con il primo luglio? Egli potrà scegliere fra tre regimi di tassazione: quello della dichiarazione, quello del risparmio amministrativo e quello del risparmio gestito. Con il primo, il contribuente si assumerà l'onere della contabilità e dei rapporti con il fisco, rinunziando, quindi, all'anonimato e alla possibilità di compensare le perdite con i guadagni. Gli altri due regimi sollevano il contribuente da ogni adempimento finanziario diretto e consentono di conservare l'anonimato fiscale.


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