§ LA NASCITA DELLA BANCA POPOLARE PUGLIESE

UNA SVOLTA ECONOMICA




Raffaele Caroli Casavola



Alcuni anni fa, presentando un convegno organizzato da Sud Puglia, ebbi occasione di dire: "Sul risparmio è fondata l'attività bancaria; il risparmio consente lo svolgersi nella società delle teorie operative e dell'ingegneria economica. Einaudi diceva che il risparmio è il nostro futuro. Perciò quando ci interroghiamo sul domani dell'attività bancaria, originata dal risparmio, sui cambiamenti della politica monetaria e creditizia, dobbiamo rileggere gli avvenimenti, ricordare fatti e vicende che sono del passato e del presente. Solo così potremo oggettivamente riflettere sulle direzioni che stiamo prendendo e sugli sviluppi che coinvolgono le nostre responsabilità di operatori sul territorio".
Sono trascorsi Otto anni dal giorno in cui pronunciai queste frasi, eppure oggi sono pronto a sottoscriverle nella loro interezza. L'attività bancaria non può non fondarsi sul risparmio; il nostro futuro economico, civile e sociale è basato sulla corretta e intelligente gestione del risparmio.
I codici di comportamento, in questa gestione, non possono essere congelati da norme immutabili, né ritenuti patrimonio esclusivo o monopolistico di alcuno. Da tempo siamo in presenza non soltanto di incessanti mutamenti del paesaggio socio-economico, ma anche di una vera e propria rivoluzione tecnologico-operativa: informatica e comunicazioni, interagendo, ci consentono di operare in tempi reali su spazi senza limite, con strutture snelle, agili, veloci.
Ciò significa prima di ogni altra cosa che le banche, oggi, debbono tener conto dei nuovi fattori interni ed esterni al sistema: crescente concorrenza fra imprese, migliore qualità dei prodotti, maggiore sofisticazione nelle richieste della clientela, complessa diversificazione dei servizi offerti.
E questo vale soprattutto per chi, come noi, agisce in un territorio, quello pugliese, caratterizzato da economie e diseconomie che confinano e spesso si fronteggiano, con aree in forte sviluppo e aree in fase critica, con problemi emergenti di occupazione, con forte crescita demo grafica, con il blocco della tradizionale valvola di sfogo migratoria. In tale contesto, la funzione e la gestione del risparmio sono addirittura vitali come volano di riequilibrio fra i poli estremi dello sviluppo imprenditoriale e della stagnazione produttiva. Questa funzione avevano, singolarmente prese, e nell'ambito dei rispettivi territori di radicamento, le Banche Sud Puglia e Popolare di Lecce, analoga funzione avrà la nuova istituzione sorta dalla fusione delle due Banche. La Banca Popolare Pugliese nasce come centro propulsivo a più ampio raggio d'azione tendente al benessere di tutte le comunità servite.
Il momento è favorevole: segnali confortanti di ripresa ci inducono a ritenere superata, almeno nei suoi aspetti più deleteri, la fase di recessione dell'economia nazionale; inoltre la consuetudine dei meridionali, e dei pugliesi in particolare, di indirizzare il risparmio verso articolate iniziative imprenditoriali e di occupazione ha svolto un ruolo di primaria importanza nell'impedire, o comunque nel limitare, i fattori disgreganti della società.
Tutto questo è stato possibile anche perché le due banche hanno avuto la buona ventura di operare in aree con problemi forse difficili, ma certamente fisiologici, e perciò analoghi a quelli di ogni altra area sostanzialmente sana del Sud, del Centro e del Nord della penisola.
C'è un Sud che non vive l'inferno delle grandi città, dice l'economista De Rita. E' il Sud dei piccoli e medi paesi. La controprova? Afferma De Rita: "basta guardare paesi e piccole città che non costituiscono un tessuto corrotto dallo sfascio fisico e morale; sentire le reazioni delle imprese che non si sono insediate su località intermedie; visitare alcune zone non urbane di insediamento produttivo; andare a capire quanto siano ancora e sempre civili (di una civiltà innestata sull'antica, robusta e onesta cultura contadina) molti centri minori; constatare quale riserva non più di disumana fatica, ma di moderna iniziativa imprenditoriale siano le aree non urbanizzate, per accorgersi che il Sud e la Puglia hanno abbandonato da tempo le vecchie strade del sottosviluppo e dell'arretratezza e hanno imboccato quella senza ritorno della modernizzazione". Il nostro è un ottimismo condizionato, nel senso che, se da una parte possiamo contare sul rispetto del risparmio diffuso che è parte integrante del circolo virtuoso dei pugliesi, dall'altra dobbiamo constatare che sopravvivono variabili interne ed esterne che possono compromettere le tendenze positive ed il raggiungimento di obiettivi prefissati. Variabili che vanno dalla caduta delle tensioni solidaristiche, che pure hanno caratterizzato la democrazia italiana dal dopoguerra ad oggi e che vanno ricondotte alla funzione vitale di incentivo e stimolo, agli irrigidimenti del mercato determinati dalle concorrenze selvagge che sono insite nei cicli dell'economia e della produzione.
Sotto questo profilo, quello della Banca Popolare Pugliese è un compito arduo da assolvere, per il semplice motivo che dovrà proporsi come elemento tonificatore dell'economia e propulsore dell'iniziativa privata. Si tratterà, in buona sostanza, di ragionare pacatamente sugli squilibri endogeni, sui progetti per zone d'influenza, sulle richieste della clientela. In questo senso, e in questa direzione, le attività identificabili nelle singole iniziative non dovranno distrarre lo sguardo d'insieme sul panorama economico e produttivo delle aree servite. Una Banca, e per di più una Banca Popolare, ha imprescindibili funzioni sociali che esplica con rapporti diretti, con approcci ben definiti, con decisioni equilibrate. In una Banca così concepita batte il polso di una regione, si sente l'ampiezza del respiro delle comunità, si calco/a la temperatura motrice di un sistema economico e produttivo, se ne determina la pressione armonizzata con gli impulsi che provengono dalla società. Su tali principi si fonda va essenzialmente il pensiero di Luzzatti. Sono gli stessi principii che informano le nostre idee e i nostri canoni operativi.
Come sempre, le innovazioni istituzionali del sistema creditizio rappresentano la risposta, spontanea ma efficace, alle nuove esigenze che si manifestano in seguito a trasformazioni strutturali nei rapporti economici e produttivi interni ad una società civile, ed ai conseguenti mutamenti reclamati dalle impostazioni redistributive del risparmio e dalle aspettative di chi lavora e di chi produce. E' un problema di sintonia, insomma, che va risolto con un capillare lavoro di analisi e di nuovo radicamento, di articolata distribuzione nei centri creativi e nelle potenzialità virtuali della società servita.
E' esattamente questo il pro getto più complesso, più vasto, che si pone la Banca Popolare Pugliese. Un progetto facilitato, bisogna riconoscerlo, da tutta una tradizione di comportamenti e di interazioni comune alle due banche originarie. La nostra sfida è di raccogliere questo prezioso testimone e di farne l'ago orientatore per il futuro. Sono chiamate in causa tutte le nostre forze, tutte le nostre energie intellettuali perché il campo de/lavoro ha ormai confini molto vasti, con economie differenziate, con propensioni diversificate, con risorse culturali e umane di prim'ordine.
In questi nuovi scenari si svilupperà la nostra attività economica e creditizia, di risparmio stimolato e di investimenti più mirati per singoli e per imprese, per beni e per servizi alfine di ampliare la base produttiva.
Tutto ciò sarà il nostro domani.


Banca Popolare Pugliese
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