Agenda Sud Puglia

UNA FUSIONE MOLTO "POPOLARE"




Giuseppe Tondi



Ai Soci riuniti in assemblea, domenica 18 aprile, il Presidente Caroli Casavola fa le prime "ammissioni" ufficiali: "qualora dovessimo scorgere occasioni favorevoli che siano funzionali ai nostri obiettivi [ ... ] siamo disponibili ad esaminare concrete proposte di fusione, con la finalità essenziale di irrobustire i mezzi patrimoniali e quelli amministrati, mirando a conservare la connotazione localistica della Banca. In questa logica si sta verificando con la vicina Banca Popolare di Lecce l'esistenza dei presupposti e delle condizioni per un'eventuale aggregazione fra i due Istituti".
li 25 aprile gli fa eco dalla vicina Parabita l'Avv. Fiore Pisanello, che conferma ai Soci della Banca da lui presieduta l'esistenza di "contatti con la Banca Popolare Sud Puglia per un'operazione di fusione" al fine di "consolidare e potenziare la struttura del credito popolare nel Salento" Poi, ai primi di luglio, giunge il "sì" dai Consigli di Amministrazione delle due Banche che, dopo aver sottoscritto il relativo accordo, indirizzano alla Banca d'Italia la richiesta di rito.
La notizia - prima che cominci a circolare di bocca in bocca, subendo le inevitabili deformazioni - viene comunicata contestualmente all'interno dell'Azienda (sindacati, collaboratori) ed all'esterno (giornali, radio, televisioni).
Ha inizio, così, un periodo di intensa attività: un continuo accavallarsi di riunioni "bilaterali", per rispettare scadenze, definire il progetto di fusione e convocare le Assemblee straordinarie dei Soci; il tutto in vista del giorno in cui debutterà sul mercato economico-finanziario una fra le più significative realtà creditizie della Puglia e del Mezzogiorno:
- 35.000 Soci;
- 3.700 miliardi di raccolta complessiva (di cui 1.900 di diretta);
- 1.300 miliardi di inipieghi;
- 52 sportelli.
Il processo di integrazione fra le due Banche è ormai avviato, bisogna ora gestirlo al meglio ed i problemi, certo, non mancano. Si tratta di far convivere, prima e unificare, poi, culture aziendali diverse; filosofie e tecniche di mercato non proprio identiche e professionalità che talvolta si sovrappongono.
Questi ostacoli sono stati presi nella massima considerazione dalle due Banche, che hanno deciso di affrontarli coinvolgendo direttamente le rispettive funzioni centrali.
Così le Direzioni Generali, invece di riservarsi la definizione della nuova struttura, hanno di comune accordo promosso la costituzione di diversi gruppi di lavoro.
In ciascun gruppo i Responsabili di Aree e Servizi delle due Aziende (ed i loro Collaboratori) hanno affrontato le problematiche connesse alla integrazione di uomini e procedure. Come era prevedibile, qualche intoppo c'è stato, ma generalmente questa esperienza ha favorito un franco confronto sui problemi posti dal processo di fusione ed ha contribuito al superarnento di diffidenze iniziali, "chiusure" inconsce, barriere comunicazionali. Ogni gruppo ha concluso i propri lavori redigendo un documento, quasi sempre Unitario, nel quale vengono richiamate le tematiche trattate, le carenze riscontrate, le esigenze emerse e, talvolta, le soluzioni teoricamente possibili, con indicazione delle risorse (umane e tecnologiche) e dei pro e contro che ciascuna di esse comporta.
Terminata questa prima fase, sono stati costituiti altri 6 gruppi che, con l'ausilio di una società di consulenza esterna, stanno individuando quali procedure è necessario conservare, quali è opportuno far sopravvivere e quali, seppur talvolta a malincuore, abbandonare, anche in previsione della programmata confluenza di quasi tutte le procedure in una società di servizi, "SIBISIEL S.p.A".
Entro l'11 ottobre i 6 gruppi faranno pervenire le proprie osservazioni ai vertici aziendali, ai quali toccherà, poi, operare le relative scelte.
Ovviamente il coinvolgimento di una larga fascia di Collaboratori non garantisce, di per sé, l'assoluta bontà delle prossime opzioni, tua è foriero di un'altra certezza: ogni decisione sarà assunta tenendo ben presenti le osservazioni, le proposte ed i suggerimenti formulati da chi quotidianamente non solo trascorre in banca una buona parte e a propria giornata, ma con professionalità e competenza "fa" la "banca".
Se questo "iter" costituisce senza dubbio un momento importante di scambio dialettico fra vertice e base, è, altresì evidente che non potrà esservi una perfetta coincidenza fra soluzioni proposte e decisioni assunte, né vi potrà essere una piena soddisfazione di tutti gli interessi in gioco. E' necessario, dunque, contemperarli equamente e valorizzare quelli che meglio si sposano con il nuovo disegno aziendale; fermo restando che al di là e al di sopra di ogni possibile scelta - anche di quelle non indolori - va sempre tutelata e salvaguardata la dignità umana e professionale di tutti e ciascuno di noi.

Per Luigi Cataldi, Direttore della Banca Popolare di Lecce, le ragioni di fondo della fusione vanno ricercate nel particolare momento che attraversano da un po' di tempo gli Istituti di credito pugliesi:
"Essi stanno vivendo questa dicotomia: da un lato, la voglia di sviluppare la logica di "nicchia" e, dall'altro, la certezza che non sarà facile per le grandi banche nazionali e per quelle estere espugnare il territorio pugliese, che tutto sommato è ben presidiato dalle aziende di credito locali.
Ora non so con certezza quale delle due ipotesi si imporrà nella nostra realtà regionale. E' certo, però, che se veramente si dovesse registrare una progressiva "colonizzazione" del sistema bancario pugliese, la risposta più logica che le banche locali dovrebbero dare è una risposta in termini di efficienza, per assicurarsi la possibilità di sostenere e vincere la sfida che lancia loro il mercato. In tale ottica il fattore dimensionale diventa uno fra i più rilevanti fattoti critici.
Partendo da queste considerazioni, sia noi che i colleghi della Banca Popolare Sud Puglia abbiamo deciso di unire le nostre forze".

Al Direttore della Banca Popolare Sud Puglia, Vito Primiceri, piace rimarcare un altro aspetto dell'operazione:
"Vogliamo che la nuova Banca diventi la Banca di riferimento di un numero sempre maggiore di pugliesi. Pensiamo, in altre parole, che con il nuovo istituto si possa valorizzare, ancor più e meglio, la vocazione spiccatamente localistica, che ha sempre contraddistinto sia la Popolare di Lecce che la Sud Puglia.
Siamo convinti, infatti, che nel prossimo futuro vi potrà essere spazio per tutte quello aziende di credito locali che riusciranno a dare un'adeguata risposta, in termini di innovazione ed efficienza, alle esigenze del mercato.
L'esperienza sino ad oggi ha dimostrato che si conseguono buoni risultati quando si opera con strutture tipiche ed uomini che realmente conoscono un determinato mercato.
Guardando al futuro, però, siamo obbligati a porci due quesiti: è ancora valida questa esperienza? La possiamo proiettare verso il futuro? Io credo di sì e la fusione fra le due Aziende, di credito rappresenta un valido contributo per far rivivere in forme nuove, tale esperienza tipica delle banche locali.
Ma cè un altro elemento che vorrei sottolineare.. in un momento in cui si sta rivalutando il concetto di "autonomia", con particolare riferimento al fattore territoriale, mi sembra importante riscoprire e valorizzare il ruolo che una banca locale, come centro autonomo di decisione e di intelligenza finanziaria, può svolgere a favore della crescita economica e culturale della propria regione".


OMBUDSMAN BANCARIO

Alcuni ne ignorano l'esistenza; altri lo conoscono solo genericamente, eppure è già in funzione dal 15 aprile 1993.
Parliamo dell'Ombudsman Bancario, figura istituita dall'A.B.I. il 15 aprile 1993, con la quale viene offerto alla clientela della Banche italiane uno strumento agile ed efficace di tutela dei propri interessi.
Ad eccezione delle spese postali, tale tutela è completamente gratuita e si articola in due momenti: tino a livello locale ed uno a livello nazionale.

A) Il primo momento di tutela: l' Ufficio Reclami.
Sino al 14 aprile in caso di contenzioso relativo ai rapporti intrattenuti da un cittadino con un determinato istituto di credito, l'unica via che il cliente poteva percorrere era quella di rivolgersi all'Autorità Giudiziaria, salvo i pochi casi in cui poteva ricorrere all'arbitrato.
Dal 15 aprile, ferme restando le possibilità or ora accennate, il cliente, che ritenga di doversi lamentare delle modalità con cui la propria banca ha gestito operazioni o servizi, può rivolgersi per iscritto ad essa.
Ad es.: un cliente della "Sud Puglia" potrà inoltrare il proprio reclamo mediante o raccomandata a.r. indirizzata a 'Banca Popolare Sud Puglia, Segreteria Generale c/o Direzione Generale, via L. Luzzatti, 8 73046 MATINO (Le)" o lettera da consegnare presso lo sportello di cui è cliente.
L'Azienda di credito dovrà evadere il reclamo entro 60 giorni dalla data di ricezione, dandone comunicazione scritta, e, qualora lo ritenga fondato, indicherà, altresì, i tempi tecnici entro i quali si impegna a risolvere la vicenda.

B) Il secondo momento di tutela: l' Ombudsman Bancario.
E' un organismo collegiale con sede in Roma ed è costituito da 5 membri: il Presidente viene nominato dal Governatore della Banca d'Italia, gli altri membri sono scelti fra soggetti particolarmente qualificati in campo giuridico-economico.
All'Ombudsman possono rivolgersi tutti coloro che abbiano una controversia con un Istituto di credito relativa a rapporti bancari, purché essa:
- non sia stata portata all'esame dell'Autorità Giudiziaria o di un collegio arbitrale;
- non abbia un valore superiore a lire 5 milioni;
- il relativo contenuto sia stato già sottoposto all'esame dell'Ufficio Reclami, ma:
- la Banca non abbia risposto entro 60 giorni;
- la risposta non sia stata favorevole, in tutto o in parte, per il cliente;
- sia stato accolto il ricorso del cliente, ma la Banca non abbia dato attuazione ad esso nei termini indicati dallo stesso Ente creditizio.
Il reclamo va redatto per iscritto ed inoltrato, mediante lettera raccomandata a.r., al seguente indirizzo: Ombudsman Bancario C.so Vitt. Emanuele II, n. 21 - 00186 ROMA.
Il giudizio sarà reso dall'Ombudsman entro 90 giorni dal ricevimento della richiesta scritta e sarà vincolante solo per l'Ente creditizio.
Va precisato, infine, che il ricorso all'Ombudsman non impedisce al cliente di poter interessare contemporaneamente o successivamente la competente Autorità Giudiziaria.
Questo doppio grado di tutela non va visto come strumento atto a generare una maggiore litigiosità fra banche e clienti, ma va inquadrato in un contesto che tende ad accrescere il livello di trasparenza e di efficienza del sistema bancario.
Da un rapporto bancario improntato a sempre maggiore chiarezza e trasparenza nessun nocumento deriverà, infatti, alle parti contraenti, anzi i vantaggi saranno reciproci.
Insomma, aumentando la trasparenza, giocoforza, aumenterà l'efficienza.


La 'Chiusa' alla Masseria del Fano

Jean-Paul Descoeudres, Edward Robinson

Su iniziativa della Banca Popolare Sud Puglia è stato pubblicato, per i tipi di Martano Editore, il volume "LA 'CHIUSA' ALLA MASSERIA DEL FANO", con il quale gli australiani Jean-Paul Descoeudres ed Edward Robinson si sono aggiudicati la XIII° Edizione del Premio Internazionale Colonie Magna Grecia - Arialdo Tartisano, organizzata dal Rotary Club di Gallipoli.
La monografia sintetizza i risultati degli scavi effettuati nei pressi della moderna Salve da un'équipe archeologica guidata dai due studiosi.
Il premio è stato assegnato, nel corso di una cerimonia tenutasi sabato 25 settembre presso il Grand Hotel 'Costa Brada' di Gallipoli, dall'avv. Francesco Carlo Parisi, che ha sottolineato i molti pregi del volume, fra cui quello di "aver accresciuto, e non di poco, le nostre conoscenze sulla società messapica del VI sec. a.C.".
Il Presidente del Premio ha poi concluso il proprio intervento, ringraziando, a nome del Comitato Scientifico e di tutta la famiglia rotariana, la Banca, perché "ha sottratto questa monografia al destino riservato a molte pubblicazioni scientifiche: essere conosciute soltanto da una ristretta cerchia di specialisti. Grazie all'intervento della Sud Puglia, invece, questo volume raggiungerà un vasto numero di lettori e potrà, così, ottenere quel consenso di pubblico e critica che esso merita e che tutti noi gli auguriamo".


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