§ Assemblea dei Soci

1992: un altro anno positivo




Giuseppe Tondi



Il 1992 è stato un anno di vita aziendale di buon rilievo, sia per i risultati ottenuti, sia, soprattutto, per l'intensa attività svolta.
Ed è proprio all'azione aziendale, ai suoi motivi ispiratori, ai fini cui essa tende, che il Presidente ha dedicato gran parte della relazione annuale tenuta, domenica 18 aprile, ai Soci dell'Istituto.
Il dr. Caroli Casavola ha innanzitutto ricordato le linee direttrici lungo le quali si è snodata l'attività dell'Istituto: la prima, costituita dall'osservanza di norme legislative (antiriciclaggio, SIM; trasparenza, ecc.) e di istituzioni di vigilanza; la seconda, scaturita dall'applicazione del piano strategico aziendale.
Circa il piano strategico aziendale, il Presidente ha ribadito l'intenzione della Banca di "rafforzare la propria leadership nel territorio in cui opera, attraverso: a) una maggiore diffusione dell'immagine istituzionale, specie nelle zone di più recente insediamento; b) una sempre più qualificata offerta di prodotti e servizi effettivamente richiesti dal mercato; c) l'impiego di tecnologie avanzate; d) una costante e accurata formazione delle risorse umane".
Questi quattro punti sono ampiamente analizzati nella relazione e di tale trattazione si riporta una brevissima sintesi:
a) Consolidamento e diffusione dell'immagine istituzionale: il Presidente ha ricordato in primo luogo il buon esito della campagna, con cui la "Sud Puglia" si è proposta come azienda che tende a diventare sempre più compiutamente ciò che già è: "la banca popolare per vocazione" di un numero sempre maggiore di pugliesi.
Il dr. Caroli Casavola ha poi menzionato le altre iniziative assunte in questo campo, quali la manifestazione del 19 dicembre (nel corso della quale fu scoperto un busto in onore di Giorgio Primiceri) e la scelta di destinare in beneficenza e ricerca le somme che in passato erano state utilizzate per l'acquisto di piccole strenne natalizie. Ma "al potenziamento dell'immagine aziendale concorre, altresì, una più razionale distribuzione della rete di sportelli", ed in tal senso già "sono state individuate alcune piazze di interesse strategico nelle quali ci insedieremo in un prossimo futuro".
L'attenzione rivolta a questo problema non deve, però, relegare in secondo piano l'esigenza di assicurare il costante miglioramento degli sportelli già esistenti. Nel corso del '92 sono state, infatti, ristrutturate le Agenzie di Racale e San Donato; inaugurata quella nuova di Ruffano; potenziata la rete di ATM e POS.
b) Prodotti e servizi: sono notevoli gli sforzi che la Banca sta sostenendo per essere sempre più in linea con quanto richiede il mercato dei consumatori di prodotti e servizi bancari. E a tal proposito il Presidente ha presentato un nuovo servizio, che prevede, fra l'altro, condizioni di particolare favore per i Soci dell'Istituto.
c) Procedure: basterà qui ricordare che nello stesso anno sono state migliorate o installate a nuovo diverse procedure. Gli interventi più significativi hanno riguardato i seguenti comparti: gestione titoli, check truncation, bonifici e ordini di pagamento, economato, rete trasmissione dati, archivi elettronici rischi e segnalazioni, istruttoria fidi e procedure di sportello.
d) Risorse umane: il piano di formazione '92 ha richiesto un notevole impegno. Ben 77 sono stati gli interventi ed hanno interessato 342 collaboratori -su un totale di 450 -, con una media per partecipante di 4,37 giornate.
I risultati patrimoniali ed economici della gestione '92 sono stati illustrati dal Direttore Generale Vito Primiceri. Essi sono soddisfacenti, soprattutto se si ha riguardo alle medie del sistema bancario e al perdurare di quei limiti oggettivi che condizionano fortemente lo sviluppo della nostra regione.
La raccolta complessiva da clientela ha raggiunto i 1.936 miliardi (+11,3%); quella diretta è passata a 1.167 miliardi (+6,5%) e la raccolta indiretta a 769 miliardi (+19,5%). Gli impieghi si sono attestati a 726 miliardi (+17,8%).
Il patrimonio dell'Istituto ha superato i 100 miliardi (+3,6%), con un utile lordo di 33,6 miliardi (+23,3%) ed un utile netto di lire 8,1 miliardi (+7,1%). Il Presidente Caroli Casavola, riprendendo la parola, si è soffermato sugli scenari che il domani dischiude ad un'azienda come la "Sud Puglia".
"Il futuro sarà caratterizzato da una competizione sempre più accentuata"; le relazioni fra banca e mercato varieranno radicalmente e tutto questo implica che la "Sud Puglia" deve cominciare a porre in essere già da adesso quei cambiamenti culturali, strategici e tecnici che i tempi richiedono.
"Siamo chiamati, dunque, a consolidare e ad accrescere le nostre quote di mercato, a migliorare la qualità dei prodotti, a contenere i costi e a massimizzare i profitti", ma tutto ciò comporta "notevoli energie Limane e grande disponibilità di capitale".
La dimensione aziendale, come appare evidente, è destinata a diventare sempre più un fattore critico di successo, che si riflette su molteplici aspetti della vita aziendale, quali la produttività, l'efficienza, la patrimonializzazione, la diversificazione territoriale, ecc.
Insomma, bisogna crescere per essere più efficienti e bisogna essere più efficienti per conseguire più profitti.
Il vero problema è allora: crescere "come"?
Per una banca medio/piccola l'"impasse" dimensionale può essere, in ipotesi, superato attraverso due vie.
La prima è costituita dal perfezionamento di accordi di collaborazione fra una banca e organismi consimili. Attraverso tali intese, e grazie al conseguente apporto sinergico, anche una banca medio/piccola può offrire alla propria clientela una gamma diversificata di prodotti/servizi studiati ed approntati da terzi fornitori. E tutto ciò con contestuale realizzazione di significative economie di scala.
In tale contesto vanno inquadrate alcune iniziative assunte dalla "Sud Puglia" negli anni scorsi, quali la costituzione del Gruppo Levante, l'adesione al Network Bancario Italiano e, più di recente, la partecipazione a Sibisiel, una società di informatica.
La seconda via, non alternativa alla prima, è rappresentata dai processi di fusione (unioni, incorporazioni) fra due o più aziende di credito.
Anche questa strada può essere percorsa dalla Banca, ha detto il Presidente, "qualora dovessimo scorgere occasioni favorevoli, che siano funzionali ai nostri obiettivi". In altri termini, "siamo disponibili ad esaminare concrete proposte di fusione con la finalità essenziale di irrobustire i mezzi patrimoniali e quelli amministrativi, mirando a conservare la (nostra) connotazione localistica... In questa logica si sta verificando con la vicina Popolare di Lecce l'esistenza dei presupposti e delle condizioni per un'eventuale aggregazione dei due Istituti ...".
Dopo la relazione del dr. Caroli Casavola e quella del dr. Minafra, per il Collegio Sindacale, la parola è passata ai Soci.
Un unico filo conduttore - al di là delle singole questioni trattate da chi, di volta in volta, ha preso la parola - ha legato tutti gli interventi: la fiducia che il corpo sociale nutre verso gli Amministratori dell'Istituto e l'interesse con cui esso guarda alle mosse che il vertice della Banca assumerà nel prossimo futuro.
E' venuta poi la volta delle deliberazioni assembleari assunte tutte all'insegna dell'unanimità: approvazione del bilancio, ripartizione degli utili, determinazione del dividendo (lire 800 per ciascuna azione posseduta dagli oltre 19.000 Soci).
Si è proceduto, infine, al rinnovo delle cariche sociali.
L'Assemblea ha riconfermato nella qualità di Amministratori i signori Francesco Caputo, Angelo Civino, Alberto Petraroli, Vito Primiceri e Luigi Senape De Pace.
In luogo dei dimissionari Sante Morello, amministratore, e Paolo Maizza, sindaco, sono stati eletti rispettivamente i signori Giorgio Primiceri e Antonio Vallebona.
Alla Presidenza del Collegio Sindacale è stato eletto il dr. Renato Minafra.
Anche il Collegio dei Probiviri è stato rinnovato a seguito delle dimissioni del Presidente, Giuseppe Potenza, e risulta così composto: Vittorio Aymone (Presidente), Renato Schinzari e Salvatore Taurino.


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