§ Assemblea annuale dei Soci

Rilancio in chiave europea




G. T.



Ci attende un anno decisivo, che "segnerà una svolta storica per i Dodici della Comunità Europea, per le loro aree ricche, per le loro aree depresse e per quelle in via di sviluppo. E' difficile dire in quale scenario ci collocheremo, sospesi come siamo tra assistenzialismo e slancio creativo, tra concorrenza attiva e competitività aggressiva in tutti i settori della vita economica e sociale. Quel che è certo è che di fronte ai rapidi mutamenti che intervengono non possiamo consentirci la condizione di area marginale se non vogliamo essere disancorati dall'Europa. L'auspicio per il nostro futuro prossimo è di un fermo e coraggioso coinvolgimento di tutte le forze sani e vitali verso sicurezza e stabilità".
Con queste parole il Presidente della Banca Popolare Sud Puglia, Raffaele Caroli Casavola, ha concluso la relazione ai Soci dell'Istituto convocati in Assemblea il 12 aprile scorso. In precedenza il dr. Casavola si era soffermato sui rischi che incombono sul Mezzogiorno d'Italia, auspicando un incisivo rinnovamento delle istituzioni del Paese e l'adozione di "misure efficienti in grado di costituire il necessario supporto per il rilancio dell'economia in chiave europea"; viceversa, "il Mezzogiorno rischia l'eclisse delle sue ragioni. E' regola antica che le grosse difficoltà del sistema impongono prezzi e pesi soprattutto alle aree più deboli. A tutto ciò va aggiunto il fenomeno più recente secondo il quale il rifiuto di interventi puramente assistenziali e clientelari rischia di diventare un vero e proprio alibi per un diniego generalizzato di ogni intervento di riequilibrio delle cosiddette due Italie".
Nonostante ciò, per fortuna "agisce ed opera nelle regioni meridionali, in Puglia e nel Salento, una miriade di piccole e medie imprese tra le quali non difettano quelle competitive in campo locale e nazionale, anche esportatrici di prodotti finiti, che sono un'autentica forza del sistema del Sud".
Ed è proprio per valorizzare tale realtà e favorire l'incontro delle nostre aziende (spesso penalizzate dal fattore dimensionale) non solo con i Paesi facenti parte del libero mercato europeo, ma anche con quelli extracomunitari, che la Sud Puglia ha aderito a Bc-Net di Bruxelles, un servizio di cooperazione -che interessa le fasi di ricerca, offerta e collaborazione - nazionale e transnazionale tra piccole e medie imprese (maggiori ragguagli su questo servizio offerto dalla Banca vengono forniti in altra parte di questa rubrica).
Il Presidente è poi passato ad analizzare la situazione regionale e la congiuntura nelle province ove la Banca opera da più tempo.
L'annata agricola '91 ha fatto registrare, su scala regionale, un incremento di produzione pari ad un terzo rispetto a quella precedente; purtroppo, però, i prezzi registrati dal mercato hanno deluso le attese degli operatori.
Nelle province di Lecce e di Brindisi il settore oleario ha registrato un buon risultato sotto il profilo della produzione, mentre sul deludente andamento dei prezzi di mercato hanno influito negativamente le importazioni di olio dai Paesi comunitari (Grecia e Spagna) ed extracomunitari (Tunisia e Marocco). La vitivinicoltura ha risentito di una produzione scarsa e di qualità insoddisfacente. Solo la floricoltura e la produzione di patate, nel Leccese, e quella del carciofo, nel Brindisino, hanno registrato buoni risultati sotto il profilo quantitativo, del fatturato e dei dati concernenti l'esportazione.
A ciò va aggiunto che nell'anno scorso la Regione Puglia, per le difficoltà finanziarie SU cui è inutile soffermarsi, ha percorso, e percorrerà anche quest'anno, un cammino fatto di rinunce e di limitazioni. L'augurio è che dal rigore odierno Scaturisca un'azione caratterizzata da "programmazioni progettuali e finanziarie, e dall'uso più razionale e qualificato della spesa, cose tutte che dovranno verificarsi, come si spera,... per poter ridare risorse e spinta a tutti i settori interessati".
Per quanto concerne l'industria, i segnali negativi, che cominciarono a manifestarsi negli ultimi mesi del '90, hanno accompagnato l'intero anno 1991: "ancora una volta l'economia industriale si è dovuta confrontare con situazioni di emergenza, di provvisorietà... Ancora una volta è venuto a mancare l'obiettivo di Una adeguata crescita economica, sostenuta e stabile, capace di assicurare un sostanziale allargamento della base produttiva anche in altri settori, quali la cantieristica navale, l'agro-industriale, i materiali da costruzione. L'occupazione è rimasta stabile solo per il ricorso fatto alla cassa integrazione e per i livelli produttivi assicurati dagli investimenti Enichem, Fiat, Lepetit e in parte dall'Enel"; un trend positivo hanno registrato nella provincia di Lecce il tessile-abbigliamento ed il calzaturiero.
Nel commercio si è consolidato un andamento che era già emerso in precedenza: il consumatore si orienta sempre più verso la grande distribuzione e da ciò la conseguente penalizzazione dei piccoli esercizi. Il Presidente ha ricordato, a tal proposito, come e quanto sia delicata la posizione degli operatori in parola, che costituiscono - e purtroppo ormai da molto tempo - il primo bersaglio della malavita organizzata. Il terziario, "che dovrebbe rappresentare il supporto per tutte le attività produttive, ha stentato ancora a prendere forza".
Concludendo il suo excursus sulla situazione economica nella penisola salentina, il Presidente ha evidenziato che "restano buone le capacità potenziali dell'economia locale; purtuttavia esse devono evolversi al meglio attraverso la razionalizzazione delle aziende e la differenziazione dei prodotti", specie in agricoltura, "la promozione ed il sostegno di piccole e medie imprese, la diffusione di un terziario capace di produrre ed offrire quell'insieme di servizi indispensabili allo sviluppo di un efficiente apparato produttivo e, non da ultimo, l'incremento di un turismo potenziato e qualificato".
E' seguito, poi, l'intervento del Direttore Generale della Banca, dr. Vito Primiceri, che ha illustrato i risultati conseguiti dall'Istituto nel 1991.
Il patrimonio della Banca è passato a 98 miliardi (+27%). La raccolta diretta è ascesa a 1.095 miliardi (+7,54%); quella indiretta a 643 miliardi (+22,5%) e la raccolta complessiva è passata a 1.738 miliardi (+12,59%).
Gli impieghi si sono attestati a 617 miliardi (+14,53%) ed a tal proposito v'è da ricordare il buon andamento del credito nei settori dell'industria, dell'artigianato, del commercio e dell'edilizia. Nel campo del leasing è aumentato sensibilmente il numero delle operazioni effettuate; stazionari, invece, sono i finanziamenti all'agricoltura, a causa della nota crisi finanziaria della Regione Puglia, che non ha consentito l'accesso degli operatori del settore ad operazioni a tasso agevolato, ma solo a tasso di riferimento.
Il rapporto impieghi/depositi è passato dal 53% al 56%.
E' stata, inoltre, intensificata la collaborazione con il Network Bancario Italiano (mutui Woolwich, polizze vita della compagnia U.A.P., studio per la realizzazione di un Sistema Informativo di Marketing, ecc.) e con il Gruppo Levante: dopo il lancio del servizio "Bancalei" è seguito quello dei servizi "Icaro" (universitari), "Atlante" (lavoratori dipendenti) e "Zeus" (pensionati).
L'Istituto ha dovuto sostenere non pochi sforzi per adeguare con puntualità e precisione le normative e le strutture interne alle disposizioni legislative emanate in tema di antiriciclaggio, SIM (intermediazione mobiliare) ed alla procedura check truncation.
La Banca ha, inoltre, orientato il proprio impegno nell'avviamento di un più potente sistema di trattamento delle informazioni, sia a livello centrale che periferico- sono stati migliorati, altresì, i comparti relativi al portafoglio, ai Soci ed agli strumenti di pagamento.
E' stata, infine, intrapresa la revisione della struttura organizzativa interna, con la creazione dell'Area Risorse, "cui èstata assegnata la responsabilità di perseguire obiettivi di elasticità, efficacia ed efficienza dell'azione aziendale".
2.065 sono state le giornate dedicate alla formazione del Personale, che hanno interessato 235 Collaboratori, pari a più del 50% dei dipendenti.
Il bilancio chiude con un utile lordo di 36,232 miliardi e, dopo ammortamenti ed accantonamenti, con un utile netto di lire 7, 606 miliardi.
Ai 18.655 Soci dell'Istituto, detentori di 7.419.445 azioni, spetta un dividendo di lire 800 per ciascuna azione posseduta, che è in pagamento presso gli sportelli della Banca sin dal 13 aprile scorso.
Con l'apertura della succursale di Bari e delle Agenzie di Poggiardo e di Francavilla Fontana, sono attualmente 28 gli sportelli della Sud Puglia operanti nella regione.
Dopo le installazioni avvenute in Brindisi, Francavilla, Poggiardo, San Pietro Vernotico e Gallipoli (Ospedale Civile), sono salite a 12 le apparecchiature Bancomat dell'Azienda, mentre entro fine anno saranno 40 i POS che verranno montati presso altrettanti esercizi commerciali.
Dopo l'approvazione del bilancio al 31.12.1991, l'Assemblea dei Soci ha riconfermato nella qualità di Amministratore i signori Carmelo Caforio, Raffaele Caroli Casavola, Ubaldo De Simone e Tommaso Santantonio, mentre, salutando con un caloroso applauso l'uscente prof. Cesare Garzia, ha nominato per acclamazione il geom. Armando De Donno.
Sono stati, inoltre, eletti i signori Edgardo Bonelli, Paolo Maizza e Renato Minafra quali componenti effettivi del Collegio Sindacale ed i signori Roberto Chiechi ed Elio Pellegrino quali supplenti.
Infine, sono stati riconfermati nell'incarico di membri del Collegio dei Probiviri i signori Vittorio Aymone, Giuseppe Potenza e Salvatore Taurino (effettivi) ed i signori Renato Schinzari e Giambattista Sergio (supplenti).

Servizi Sud Puglia

Una banca per consulente

Le piccole e medie imprese avvertono da tempo la necessità di ricercare altri partner con i quali stabilire rapporti di collaborazione a livello interregionale, comunitario ed extracomunitario.
Al fine di promuovere tale cooperazione nazionale e transnazionale tra piccole e medie imprese, la Banca Popolare Sud Puglia, in qualità di associata al Network Bancario Italiano, ha aderito a BC-NET (Business Cooperation network) di Bruxelles.
BC-NET è una rete europea informatizzata di consulenti aziendali ed intermediari con sede a Bruxelles, che ha lo scopo di rimuovere e superare le barriere (problemi linguistici e culturali, assenza di una strategia aziendale che tenga conto del trasferimento di tecnologia, mancanza di specifiche risorse umane per attuare un progetto di cooperazione, ecc.) che molto spesso ostacolano più di un milione di piccole e medie imprese nell'intraprendere efficaci azioni di collaborazione.
Le forme di cooperazione facilitate da BC-NET sono molteplici (fusione o compartecipazione di imprese, consorzi, holding, acquisto o vendita di società, ricerca, offerta di assistenza commerciale o tecnologica, di servizi di marketing, acquisto o vendita di brevetti, franchising, know how, ecc.). Anche la gamma di attività è estremamente ampia (agricoltura, energia, industria chimica e di estrazione, elettromeccanica, altre industrie manifatturiere, edilizia, distribuzione, trasporti e comunicazioni, finanziaria, ecc.). La cooperazione può interessare le fasi di ricerca (un produttore, ad es., cerca partner commerciali per punti vendita), offerta (un commerciante offre punti di vendita ad un grossista) o collaborazione (un'impresa cerca un'altra impresa per svolgere attività in comune).
Il funzionamento di BC-NET è semplice. Con l'ausilio della Banca Popolare Sud Puglia, nella veste di consulente di impresa, vengono valutate le potenzialità e determinate le esigenze dell'azienda interessata ad accordi di cooperazione. La segnalazione relativa a tale azienda affluisce ad una unità centrale, ove viene sottoposta una volta al giorno ad una procedura di abbinamento e rimane in evidenza per sei mesi.
La Banca Popolare Sud Puglia offre gratuitamente questo servizio a tutti gli interessati, che potranno richiedere ulteriori informazioni agli sportelli dell'Istituto.

Ricordo di un collega

Torchiarolo, lunedì 25 maggio. Antonio Gallo si presentò in Agenzia al solito orario, come ogni mattina sin dal primo giorno, l'11 giugno 1979, in cui cominciò a lavorare con noi.
Non era passata nemmeno un'ora, quando si accostò, smarrito in volto, al Direttore dell'Agenzia e, toccandosi il petto, mormorò qualche parola stentata. Lui, che sino a quel momento si era distinto per aver saputo soddisfare le richieste dei colleghi e dei clienti, adesso aveva "deciso" di invertire questo silenzioso e tacito stile lavorativo.
Quelle parole pronunciate con affanno, quei gesti rapidi e convulsi nella loro inequivocabile disperazione, rappresentavano lo sforzo di chi, abituato a ricevere richieste e ad "evaderle" celermente, "osava" per la prima volta - e purtroppo l'ultima - chiedere qualcosa al suo Direttore: quell'aiuto e quel soccorso che né Pino Garofalo, né gli altri colleghi, né il tempestivo ricovero in ospedale potevano dargli. Il suo cuore l'aveva tradito, dopo 44 anni di vita in comune.
A noi confusi e sgomenti rimane il ricordo della sua disponibilità, della sua allegria, del suo lavoro apprezzato e il dolore dei familiari, al quale ci associamo.


Banca Popolare Pugliese
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