Quale 1986




M. R. P.



Queste, a grandi linee, le previsioni espresse da alcuni economisti nell'ultimo Forum di Saint-Vincent (novembre '85), circa l'andamento della nostra economia nel 1986.
Quello che si può notare dalle varie dichiarazioni è che gli economisti sembrano essersi resi conto che, con i tempi che corrono, è meglio essere cauti. Per andare sul sicuro, allora, basta prevedere che i problemi strutturali resteranno inalterati nelle loro drammatiche dimensioni. Per il resto, meglio abbandonare la linea dell'ottimismo, visto che nessuno ci crede più. Risultato: gli economisti sembrano muoversi all'unisono, essendo le loro previsioni sempre più simili e sempre più indipendenti dalle tendenze politiche dei loro autori.
Sono passati solo pochi mesi dal Farum. Ma qualcosa è già cambiato. Al clima euforico che sta dilagando nel paese, gli economisti rispondono, però, con un ottimismo pacato, pieno di riserve.
Il momento internazionale è favorevole. La nostra economia, involontariamente, ne è avvantaggiata. Ma quanto durerà? Approfitteremo dell'attuale trend per avviare un preciso programma di risanamento, oppure ci accontenteremo di divorare questa manna, finché dura? E qui ottimismo e pessimismo continuano a convivere. Il divorzio implica che sia fatta chiarezza sui ruoli che ciascuno deve assolvere nel paese. Ma, ormai, i ruoli ciascuno li inventa da sé, chi per mania dirigistica, chi per spirito di sopravvivenza, chi per pigrizia portata agli estremi. E, così, i governanti non sono più governanti; e i politici pretendono di fare gli imprenditori e di mutare le leggi economiche, perché il profitto è peccato e nel paese c'è carenza di tutto; e si inventano nuove tasse; e si dissangua un paese che vuoi crescere; mentre il paese è tutto proteso verso la lotta per la sopravvivenza e cerca di svicolare, di sfuggire agli artigli statali; e allora i governanti dicono che la società civile non assolve ai suoi doveri; ma la società civile dice la stessa cosa dello Stato; e i giovani non sono più giovani, ma vecchi di mille anni; e la mafia prende il posto dello Stato; e diventa "l'altro stato", quello fuori legge, sanguinario, ma benedetto da molti, perché dà lavoro ... Tutto confuso e tutto collegato. Difficile sciogliere i fili. E far scendere i nostri governanti dal loro Olimpo artificiale. E calarli nella realtà economica del paese.

Banca Popolare Pugliese
Tutti i diritti riservati © 2000