Prontuario dei termini economici (2)




Lucio Tartaro



L

Lavoro, divisione del. Suddivisione dell'attività, svolta nell'ambito dell'impresa, in gruppi omogenei di operazioni per una più efficace direzione dell'intero complesso. La suddivisione dell'impresa in sezioni può avvenire con criteri diversi. Fra i più frequenti: divisione per funzioni, che si attua quando le attività aziendali sono classificate a seconda dell'oggetto prevalente cui si riferiscono (produrre, vendere, acquistare, analizzare i costi, ecc.); divisione per prodotti; divisione per zona geografica; divisione per clientela; divisione per processo (con gruppi omogenei e convergenti sul risultato finale).

Leasing. Attività consistente nell'affittare uno o più beni mobili o immobili a imprese che li utilizzano per la propria attività produttiva, contro il versamento di una tariffa di locazione annuale. In genere, i beni concessi in locazione possono essere di vario tipo, (macchine utensili, automezzi, attrezzature, impianti industriali, ecc.). Nella pratica si distinguono due tipi di leasing: operativo e finanziario. Il primo garantisce a un'azienda l'utilizzo di determinati beni senza vincolarla a durate pluriennali e senza concedere il diritto di acquistare il bene locato alla scadenza del contratto. Il secondo si ha quando la società di leasing acquista determinati mezzi di produzione necessari al cliente e li concede in locazione per lunghi periodi con possibilità di acquistarli alla scadenza del contratto. La durata del leasing finanziario è in genere elevata.

Libro cassa. Scrittura contabile facoltativa che serve per il controllo dell'amministrazione dell'azienda. Mette in evidenza tutte le operazioni svolte dal cassiere (pagamenti e riscossioni).

Libro giornale. Scrittura contabile obbligatoria per l'imprenditore. Riporta quotidianamente le operazioni compiute dall'azienda (pagamenti, riscossioni, acquisti, vendite, ecc.).

Liquidità. Attributo di un bene o di qualunque disponibilità attiva per cui può essere rapidamente trasformato in denaro senza comportare perdite per chi lo possiede. La liquidità è una caratteristica posseduta in diverso grado da beni, titoli, crediti e altri elementi dell'attivo di una persona o dell'azienda. Spesso si parla di liquidità bancaria, nel caso dei mezzi finanziari a disposizione. Essa rappresenta infatti la capacità dell'istituto di credito di rimborsare alla scadenza prevista i capitali ricevuti in prestito. Nella teoria economica di derivazione keynesiana ricorre spesso la formula preferenza per la liquidità. Contrapponendosi al modello neo-classico, Keynes sostenne che anche i privati, e non solo le banche, potevano in determinate situazioni detenere denaro per scopi speculativi.

Liquidità monetaria internazionale. Disponibilità di valute estere necessaria per gli scambi commerciali internazionali.


M

Macroeconomia. Parte della teoria economica che studia il comportamento di determinati aggregati o valori medi, quali l'occupazione, il reddito nazionale, il livello generale dei prezzi del sistema economico nazionale. Trova il suo fondamento nell'analisi keynesiana del reddito e dell'occupazione. Si è ulteriormente sviluppata dopo la seconda guerra mondiale, con la teoria della crescita.

Mediatore. Colui che mette in relazione due o più parti al fine di agevolare la conclusione di un affare, senza essere legato a nessuna di esse da rapporti di collaborazione, dipendenza o rappresentanza. Il mediatore riceve da ciascuna delle parti la provvigione, se l'affare è concluso per effetto del suo intervento.

Microeconomia. Parte della teoria economica che studia il funzionamento dei singoli mercati e le relazioni che intercorrono tra essi. Problema centrale della microeconomia è quello della ripartizione delle risorse tra possibili alternative di impiego; a sua volta, esso è collegato al problema della determinazione dei prezzi e delle quantità in tutti i mercati dell'economia (teoria dell'equilibrio generale).

Moneta. Mezzo di scambio accettato da tutta la comunità. E' un bene di tipo particolare: non è un bene di produzione, né un bene di consumo, ma solo un mezzo di scambio, la cui utilità risulta dall'essere accettato da tutti. Ha tre funzioni: servire da riferimento, per la misura del valore degli altri beni; facilitare gli scambi; fungere da riserva del valore. In questa sua ultima funzione, rappresenta un ponte tra il presente e il futuro: il singolo risparmiatore rinuncia al potere d'acquisto insito nella moneta di cui dispone e la accantona per far fronte a bisogni futuri.

Moneta, velocità di circolazione della. Numero di volte che ogni unità monetaria viene in media scambiata in un determinato periodo di tempo.

Monometallismo. Sistema monetario metallico, nel quale tutte le monete sono dello stesso metallo (in genere, oro).


N

Neo-capitalismo. Sistema economico-sociale predominante nei paesi industrialmente sviluppati dell'Occidente. Caratteristica fondamentale, la proprietà privata dei mezzi di produzione. Nel corso degli ultimi trent'anni, pur non essendo stata abolita, la proprietà privata ha perduto in misura rilevante la sua tradizionale importanza sociale in seguito a due rilevanti processi di trasformazione: il primo riguarda la struttura interna delle imprese private, nelle quali si è affermata progressivamente una nuova categoria sociale, i dirigenti d'azienda (managers); il secondo concerne la distribuzione del reddito e della ricchezza. Attraverso la politica economica e sociale dello Stato, si sarebbero corrette, se pure non eliminate, l'ineguaglianza e l'ingiustizia determinate dalla concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi uomini.

Neo-mercantilismo. Termine coniato dall'economista inglese John Robinson per definire le politiche economiche attualmente adottate dalla maggior parte dei governi e dei Paesi avanzati, tese a favorire lo sviluppo della propria economia e ad assicurarle una quota sempre maggiore dell'attività economica mondiale. Dal punto di vista del commercio internazionale, si identifica con la preoccupazione di assicurarsi un saldo positivo della bilancia dei pagamenti, con le politiche di promozione delle esportazioni e di limitazione delle importazioni. Il neo-mercantilismo appare quindi come l'antitesi del libero scambio.

New-Deal. Politica economica adottata dal governo americano durante il primo periodo della presidenza di Franklin D. Roosevelt per far fronte alle disastrose conseguenze della grande crisi economica del 1929. Principio fondamentale di tale politica economica era che l'attività economica del settore privato doveva essere sottoposta al controllo del governo, in modo da impedire le conseguenze catastrofiche del ciclo. A partire dal marzo 1933, l'amministrazione governativa si preoccupò di assicurare il minimo necessario all'esistenza di tutti coloro che erano stati colpiti dalla crisi e, in secondo luogo, di promuovere il pieno impiego, adottando diversi provvedimenti, fra i quali la realizzazione di grandi opere pubbliche.


O

Obbligazioni. Titoli di credito che rappresentano un vero e proprio diritto di credito verso l'Ente emittente, alla restituzione della somma a questo prestata (valore nominale) e alla corresponsione delle rate di interessi alle scadenze stabilite. Le obbligazioni possono essere: con garanzia dello Stato; provinciali e comunali; assimilate a quelle con garanzie dello Stato; cartelle di credito fondiario; internazionali; in valuta estera; industriali, italiane o straniere; convertibili. Possono essere nominative, ma comunemente sono al portatore. In questo caso, la loro circolazione avviene mediante la semplice tradizione del titolo. La loro contrattazione in borsa avviene per contanti. Il rimborso delle obbligazioni può avvenire a data fissa, ma più spesso secondo un piano di ammortamento. Importanza particolare hanno le obbligazioni convertibili: possono essere convertibili in azioni della stessa società che le ha emesse, oppure in azioni di una società diversa da quella che le ha emesse. Può essere prevista la conversione in azioni ordinarie come in azioni privilegiate o parte nelle une e parte nelle altre, a scelta dell'obbligazionista; il rapporto di conversione può essere rappresentato da buoni (warrants) staccabili dal titolo e negoziabili e che talora sono anche quotati in borsa. Per far fronte al diritto di conversione, la società, qualora possieda già nel proprio portafoglio le azioni da offrire agli obbligazionisti, deve deliberare un aumento del capitale con emissione di nuove azioni destinate agli obbligazionisti e quindi con esclusione, relativamente ad esse, del diritto di opzione. Obbligazioni con opzione su azioni: all'obbligazione è annesso, anziché il diritto della conversione in azioni, un diritto comportante un acquisto preferenziale di azioni con nuovo versamento in denaro, fermo restando il preesistente rapporto obbligazionario.

Opzione, diritto di. Il diritto di prelazione a favore dei vecchi azionisti, in proporzione al numero delle azioni da essi possedute, nell'acquisto delle nuove azioni emesse dalla società in occasione di un aumento del capitale sociale che comporti nuovi conferimenti. Il diritto di opzione è escluso solo quando si tratti: di azioni corrispondenti a conferimenti in natura; di azioni con un contenuto particolare (azioni di lavoro); e comunque quando l'interesse della società lo esiga. Sono negoziabili in borsa. Il valore teorico del diritto di opzione corrisponde alla differenza fra il vecchio prezzo e il nuovo prezzo delle azioni. Possono esservi "diritti di opzione per obbligazioni" quando il diritto a sottoscrivere un prestito è riservato agli azionisti della società.


P

Partita doppia, metodo della. Principale metodo di tenuta delle scritture contabili sistematiche. Consiste in un insieme di norme tecniche, basate sul principio della costante uguaglianza fra addebitamento e accreditamento: ossia, ogni fenomeno aziendale viene registrato contemporaneamente in "dare" e "avere" di conti diversi, in modo che il totale degli addebitamenti risulti uguale al totale degli accreditamenti.

Partitario. Scrittura contabile facoltativa della massima importanza. Mette in rilievo tutte le operazioni che avvengono con i diversi clienti dell'azienda (partitario clienti) o con i diversi fornitori (partitario fornitori). In genere, si tratta di uno schedario, nel quale ogni scheda è intestata a un cliente o a un fornitore e mostra in qualsiasi momento la situazione debitoria o creditoria dell'azienda nei riguardi di quel nominativo.

Partita semplice, metodo della. Metodo semplificato della tenuta delle scritture contabili sistematiche, adottato di solito dalle aziende più piccole (le altre, e sono la maggior parte, adottano il metodo della partita doppia). Non è basato sul principio della costante uguaglianza tra addebitamenti e accreditamenti, perché si avvale di pochi conti: solo quelli accesi al denaro contante (cassa) e ai debiti e crediti (mastro). Anche questo metodo porta alla determinazione del reddito di esercizio, che è la differenza fra il capitale netto all'inizio e alla fine dell'esercizio.

Passività correnti. Debiti a breve scadenza: per esempio, fatture di fornitori a 30, 60, 90 giorni, imposte da versare all'erario, e simili. Per breve scadenza si intende comunemente un periodo inferiore a sei mesi.

Patrimonio. In un'azienda, l'insieme delle attività e delle passività.

Pegno. Forma di garanzia per il creditore assimilabile all'ipoteca, ma avente per oggetto beni mobili, crediti o altri beni assimilabili ai beni mobili, di proprietà del debitore o di una terza persona. Si costituisce con la consegna del bene al creditore o ad una terza persona designata dalle parti. Dà al creditore il diritto di rivalersi con prelazione rispetto ai creditori non pignoratizi sul ricavato della vendita forzata del bene ricevuto in pegno.

Pegno, nota di. (Warrant). Uno dei due documenti (l'altro è la fede di deposito) che vengono rilasciati a chi deposita merci presso i magazzini generali. E' un titolo di credito all'ordine, rappresentativo di merci e di natura cambiaria.

Persona giuridica. Organizzazione di persone (associazione) o complesso di beni (fondazione), mirante a conseguire un determinato scopo e riconosciuta dallo Stato come soggetto di diritto.

Pignoramento. Atto con il quale inizia l'espropriazione forzata. E' l'ingiunzione dell'ufficiale giudiziario al debitore di astenersi da qualsiasi atto tendente a sottrarre alla garanzia del credito non riscosso i beni assoggettati ad espropriazione.

Portafoglio titoli. Complesso di valori mobiliari che si riferiscono ad un unico possessore.

Portatore, al. E' "al portatore" un titolo che non ha l'iscrizione di alcun nominativo, il cui trasferimento si opera con la semplice consegna materiale del titolo stesso. In Italia sono titoli al portatore: i titoli a reddito fisso e le azioni di alcune società industriali di Regioni a Statuto Speciale (Sicilia, Sardegna, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Vai d'Aosta).

Prelievo, diritti speciali di. Nuovo mezzo di pagamento negli scambi internazionali, frutto della cooperazione monetaria internazionale, istituito presso l'I.M.F. (Fondo Monetario Internazionale). Si tratta di importi messi a disposizione dei Paesi membri, che possono così disporre di un'ulteriore possibilità di finanziamento esterno nel caso si trovino in difficoltà con la propria bilancia dei pagamenti.

Prestiti obbligazionari. Prestiti emessi dallo Stato, da enti pubblici o da società per azioni, e divisi in obbligazioni che vengono offerte al pubblico.

Prime rate. Tasso d'interesse che le banche statunitensi praticano ai loro migliori clienti. La sua importanza è notevole perché le sue oscillazioni determinano l'andamento di tutti gli altri tassi del mercato monetario e finanziario.

Protesto cambiario. Atto con il quale un ufficiale giudiziario o un notaio (e, dove questi non esistono, il segretario comunale) constatano la mancata accettazione o il mancato pagamento di una cambiale.

Provvigione bancaria. Compenso che spetta all'istituto di credito per determinati servizi prestati al cliente.


Q

Quotazione. Sinonimo di quota, corso, prezzo. Usato quando ci si riferisce al valore di borsa di un titolo.

R

Rateo. Parte, di competenza dell'esercizio in chiusura di un'azienda, di costi (ratei passivi) o di ricavi (ratei attivi) che dovranno essere pagati o riscossi nel corso di esercizi futuri, cioé in via posticipata rispetto al periodo cui si riferiscono contabilmente. Pertanto, in occasione della chiusura dell'esercizio di un'azienda, per la predisposizione del bilancio, vengono rilevati sia come componenti negativi o positivi di reddito, sia come, rispettivamente, passività o attività dello stato patrimoniale.

Regime aureo. Il regime che ha retto i sistemi monetari di una larga parte del mondo nei decenni precedenti la prima guerra mondiale. Nei paesi che avevano adottato questo sistema, il valore dell'unità monetaria era definito da un certo peso in oro, e i cittadini potevano ottenere senza alcuna difficoltà l'equivalente in oro dei biglietti di banca da loro posseduti presso l'istituto di credito centrale. L'oro poteva inoltre essere liberamente importato ed esportato. In un sistema di tal genere, il tasso di scambio è stabile. Le sue variazioni, in effetti, sono limitate a un intervallo abbastanza ridotto, tra i cosiddetti punti aurei. La posizione di questi punti dipendeva dal costo del trasporto dell'oro tra un paese e l'altro, e dalla forma in cui l'oro era utilizzato.

Residui attivi. Nel bilancio, le entrate accertate ma non riscosse. Residui passivi: le uscite impegnate ma non liquidate.

Rialzista. Colui che opera in previsione di un rialzo dei costi di borsa, (compratore).

Ribassista è chi opera in senso opposto (venditore).

Ricopertura. Operazione di borsa attraverso la quale colui che aveva venduto allo scoperto procede all'acquisto dei titoli.

Risconti. Quote di costi (risconti attivi) o di ricavi (risconti passivi) pagati o riscossi nell'esercizio in chiusura, ossia in via anticipata, ma che sono di competenza dei futuri esercizi. Pertanto, in occasione della chiusura dell'esercizio di un'azienda per la predisposizione del bilancio, vengono rilevati sia come componenti positivi o negativi di reddito, sia, rispettivamente, come attività o passività dello stato patrimoniale.

Riserva, fondo di. Nelle società, somme di denaro generalmente costituite da utili d'esercizio non distribuiti ai soci, con lo scopo di autofinanziarsi o di fronteggiare eventuali perdite future o di poter mantenere possibilmente costante nei vari esercizi il dividendo distribuito ai soci. Le società per azioni e quelle a responsabilità limitata sono obbligate dalla legge a costituire un fondo di riserva (detto legale o anche ordinario), destinandogli almeno il 5% dell'utile di esercizio annuo, finché il fondo di riserva non abbia raggiunto il 20% del capitale sociale. Queste società di solito costituiscono anche, di propria iniziativa, un altro fondo di riserva, detto straordinario. In alcune società è lo statuto a rendere obbligatoria la costituzione di un fondo di riserva (detto allora statutario). Tutti questi fondi dì riserva costituiscono le riserve palesi, in quanto appaiono nel bilancio della società; sono dette occulte se non vi appaiono nel bilancio distintamente, ma sono celate in valori di attività inferiori a quelli reali o in valori di passività superiori a quelli effettivi. I fondi di riserva sono quote ideali del capitale netto.

Riserve, capitalizzazione delle. Operazione con la quale una parte dei fondi di riserva di una società viene portata ad aumento del capitale sociale, dando luogo alla distribuzione gratuita di un corrispondente numero di azioni ai soci, oppure all'aumento corrispondente del valore nominale di ogni azione in circolazione.

Risparmio. La parte del reddito di una nazione che non viene spesa per l'acquisto di beni di consumo. In un'economia chiusa, il risparmio è, per definizione, uguale all'investimento. Vanno distinte due forme fondamentali di risparmio: quello spontaneo e quello forzato. li primo è l'astensione dal consumo da parte delle famiglie e della pubblica amministrazione, e la non distribuzione dei profitti da parte delle imprese. Il secondo assume invece forme e importanza diverse. Le imprese lo praticano allo scopo di accrescere la loro autonomia finanziaria verso l'esterno; avviene sotto forma di autofinanziamento. Quando lo Stato o il sistema bancario contribuiscono alla formazione di capitale immettendo crediti supplementari in un settore economico, si parla di risparmio forzato monetario. Il risparmio forzato pubblico si ha infine quando la pubblica amministrazione preleva imposte più onerose o emette prestiti forzati destinati al finanziamento degli investimenti.

Rivalutazione. Nel linguaggio monetario, modifica in senso favorevole del cambio di una moneta con le altre divise. Riferito ai beni, è l'aumento di valore di determinati beni che appaiono nel bilancio di una società, determinato dalla necessità di adeguare il valore precedente al valore successivamente acquisito in seguito a svalutazione della moneta, all'aumento dei prezzi o ad altri mutamenti intervenuti nella situazione di mercato.


S

Scarto. Diminuzione percentuale (pattuita) del prezzo di compenso dei titoli nella stipulazione del contratto, effettuato al fine di garantirsi nel caso di forti ribassi di borsa.

Sconto cambiario. Contratto con il quale una banca anticipa ad una persona fisica o giuridica l'ammontare di un credito non ancora esigibile, mediante trattenuta di un'aliquota percentuale (tasso di sconto) e di altre provvigioni bancarie e dietro cessione del credito stesso.

Scoperto, vendita allo. Contratto di vendita in cui il venditore (ribassista) non possiede i titoli. Egli spera di poterli ricomperare in futuro a un prezzo inferiore.

Scritture contabili. Sono uno degli strumenti con i quali si rilevano i fenomeni aziendali, ossia si rappresenta tutto ciò che accade in un'azienda (acquisti, vendite, pagamenti, incassi, ecc.). Esse si avvalgono come strumento del conto e sono rappresentate da registri, schedari, libri, fascicoli, registrazioni, ecc. Alcune scritture contabili devono essere tenute da ogni imprenditore per obbligo di legge (scritture obbligatorie); altre vengono tenute dall'imprenditore di sua volontà come aiuto e controllo all'amministrazione dell'azienda (scritture facoltative, ausiliarie). Le scritture contabili possono consistere o in semplici annotazioni di fatti aziendali (scritture elementari), oppure in elaborazioni di dati aziendali in vista del raggiungimento di un certo scopo, quale la determinazione del reddito di esercizio (scritture complesse o sistematiche).

Segreto bancario. Obbligo che incombe alle banche, o meglio, ai loro dipendenti, di mantenere il più stretto riserbo sulle operazioni compiute dai clienti. Non esiste in tutti i paesi.

Sistema monetario. Insieme di tutte le monete che circolano in un determinato paese. Se circolano solo le monete metalliche, si ha il sistema monetario metallico.

Società finanziaria. Società che non svolge attività produttiva diretta, ma investe i propri capitali nell'acquisto di azioni e di obbligazioni di altre società.

Speculazione. Il termine è utilizzato con due significati. Nell'accezione comune, possiede più o meno lo stesso significato di "giuoco d'azzardo". In economia, è l'attività mediante la quale si comprano certi beni al prezzo che essi hanno in un determinato momento del tempo, per rivenderli più tardi con un guadagno, senza operare su di loro alcuna trasformazione. Si sostiene che in mercati dall'offerta fluttuante l'attività dello speculatore è benefica, in quanto facilita la stabilizzazione dei prezzi. Tuttavia, economisti come l'americano Chamberlin hanno dimostrato che gli effetti positivi della speculazione possono essere illusori. In generale, quindi, gli effetti economici della speculazione possono essere paragonati a quelli del giuoco d'azzardo.

Spezzatura. Quantità di titoli inferiori al quantitativo minimo (lotto) stabilito dal regolamento di borsa per la contrattazione alle grida.

Spirale inflazionistica. E' rappresentata dal processo di influenza reciproca tra livello generale dei prezzi e dei salari. In un'economia che ha raggiunto la fase del pieno impiego, o nella quale la disoccupazione non è rilevante, è facile che l'aumento salariale sia collegato all'aumento dei prezzi. I lavoratori non sono disposti a soffrire decurtazioni del loro salario reale e hanno il potere di mercato di impedire simili diminuzioni. Essi rivendicheranno così aumenti di salario ogni volta che i prezzi aumenteranno. D'altra parte, poiché la forma di mercato prevalente, in tutte le economie industriali avanzate, è l'oligopolio, il livello dei prezzi dei beni non è fissato dall'incontro della domanda e dell'offerta, ma viene stabilito dagli imprenditori sulla base dei loro costi (teoria dei prezzi amministrati). Un aumento del salario si traduce in un aumento dei costi e, di conseguenza, farà aumentare il livello dei prezzi. Questo, a sua volta, si ripercuoterà a più o meno breve termine, sul livello dei salari. Il processo è destinato a continuare finché si mantengono le premesse sulle quali si basa, vale a dire l'inelasticità dell'offerta di lavoro e il potere di mercato nelle mani dei produttori.

Stand-by agreement. Accordo in virtù del quale il Fondo Monetario Internazionale concede un prestito o un'apertura di credito a un paese in temporanee difficoltà.

Stato patrimoniale. Inventario, in un certo momento dell'anno, di tutte le attività e passività di un'azienda. E' redatto almeno una volta all'anno, in occasione della chiusura dell'esercizio, e costituisce la prima parte del bilancio d'esercizio dell'azienda.

Stato, titoli di. Titoli di credito che rappresentano un debito dello Stato verso i sottoscrittori. Sono quotati in borsa i Consolidati (Rendita); i Redimibili (Rendita, Ricostruzione); i Certificati di Credito del Tesoro; i Buoni del Tesoro.

Stretta creditizia. Fenomeno che si verifica quando il sistema bancario di un paese decide, per iniziativa propria o dell'istituto di emissione, di ridurre i prestiti concessi agli imprenditori, o di renderne più difficile l'ottenimento. In tal modo, le aziende vengono a disporre di un minor volume di crediti per svolgere la propria attività produttiva o per realizzare i propri programmi di investimento. La stretta creditizia rappresenta una tipica manovra antinflazionistica e viene usata come freno per un'economia surriscaldata.

Svalutazione. Nel linguaggio monetario, modifica in senso sfavorevole del cambio di una moneta con altre divise.

Swap. Forma particolare di prestiti, solitamente a breve termine, in divise estere, che ricorre negli accordi fra banche internazionali e singoli paesi, o fra un paese e l'altro.


T

Termine, contrattazione a. E' la contrattazione, usuale per i titoli azionari, che rinvia l'adempimento degli obblighi contrattuali ad un giorno predeterminato del calendario di borsa.

Tesaurizzazione. E' l'accantonamento di liquidità fatto dai privati a scopi speculativi o di garanzia. Esiste dunque una forma monetaria di tesaurizzazione e una forma reale (accantonamento di oro, gioielli, oggetti rari, oggetti di collezione).

Tesoreria. Servizio di cassa effettuato in genere da una banca per conto di un ente pubblico. La Tesoreria dello Stato èl'insieme degli uffici statali incaricati di provvedere agli incassi e ai pagamenti per conto dello Stato. li servizio di Tesoreria provinciale è affidato alla Banca d'Italia, che ha sedi, con sezioni di tesoreria, in ogni capoluogo di provincia.

Tesoreria, anticipazioni di. Somma di denaro che la Banca d'Italia concede in prestito allo Stato per consentirgli di far fronte a momentanee esigenze di cassa. Rappresentano una parte importante del debito pubblico fluttuante.

Tesori, buoni del. Titoli che rappresentano prestiti emessi dallo Stato per fronteggiare temporanee deficienze di cassa (buoni ordinari) o per sostenere spese straordinarie (buoni poliennali). I primi non possono avere una scadenza superiore a dodici mesi; i secondi sono rimborsabili in cinque, sette o nove anni.

Tratta documentata. Tratta spiccata dal venditore, di solito nel commercio internazionale, corredata da documenti rappresentativi della merce, quali la polizza di carico e la polizza di assicurazione, e da altri documenti relativi alla merce stessa, quali la fattura provvisoria.

Travellers' cheque. (Assegni per viaggiatori). Particolare tipo di assegno usato da turisti e uomini d'affari nei loro viaggi all'estero, in quanto abbastanza sicuro anche in caso di smarrimento o di sottrazione. Infatti, per essere riscosso, si deve firmare all'atto dell'incasso, con firma uguale a quella apposta sull'assegno stesso dal proprietario al momento del rilascio. Sono accettati come mezzo di pagamento quando la loro copertura è garantita da versamento effettuato per ottenerne il rilascio.

Tribunale fallimentare. Il tribunale che dichiara il fallimento. Deve essere quello del luogo nel quale l'imprenditore fallito ha la sede principale dell'impresa. E' l'organo supremo del fallimento.


U

Unione doganale. Unione fra due o più Stati caratterizzata dall'eliminazione dei dazi doganali fra gli Stati membri e dall'adozione di una tariffa comune esterna verso i paesi terzi. Un esempio, la Comunità Economica Europea.

Utili, partecipazione agli. Riferita ai dipendenti di un'azienda, rappresenta una delle componenti della retribuzione e consiste nella distribuzione (in varie forme) al personale di una parte degli utili conseguiti dall'azienda stessa. Costituisce un espediente per rendere più responsabilizzato e interessato il lavoro dei dipendenti.


V

Valore aggiunto. Nella statistica dei conti economici, designa il valore della produzione di un determinato settore o di una determinata industria, previa detrazione del valore delle prestazioni ricevute dall'esterno. Si tratta in sostanza del valore della produzione, meno i flussi di prodotti provenienti dagli altri settori e utilizzati nel processo di produzione del settore preso in esame.

Valore nominale. Il certificato azionario deve contenere l'indicazione del valore nominale dell'azione. Esso risulta dalla divisione del capitale sociale per il numero delle azioni che lo compongono. Il certificato obbligazionario deve indicare il valore nominale. Esso misura il debito della società.

Valuta. Giorno a partire dal quale comincia oppure cessa di decorrere il tempo, ai fini della determinazione dell'interesse su una data somma di denaro.

Valuta estera, o pregiata. Sinonimo di "moneta estera", o di divisa estera.


W

Wall Street. E' ormai consuetudine intendere con il nome di questa strada la Borsa di New York (New York Stock Exchange, da non confondere con la seconda borsa newyorkese, American Stock Exchange).

Warrant. Vedi: Nota di pegno.

Window dressing. Manipolazione dei dati di bilancio, atta a migliorare l'apparenza di uno stato patrimoniale, a creare risultati più favorevoli.


Z

Zona commerciale. Zona di attrazione interna ad una città, mentre area commerciale indica l'attrazione commerciale della città nei confronti di un territorio più vasto, comprendente centri urbani minori.

Zona di libero scambio. (E.F.T.A. = European Free Trade Association). Associazione di alcuni paesi dell'Europa occidentale, costituita nel 1960 per promuovere, con la riduzione delle barriere doganali, gli scambi tra i paesi membri, lo sviluppo economico e sociale e la stabilità finanziaria. Vi partecipano: Austria, Danimarca, Gran Bretagna, Norvegia, Portogallo, Svezia e Svizzera. Associata: Finlandia.


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