Un inedito di L. G. De Simone per censimento di minoranze linguistiche




Luciano Graziuso



All'ampio e dettagliato articolo di Enzo Panareo, apparso sul n. 2, anno IV, della Rassegna (giugno 1978), dal titolo "Albania Salentina", così ricco di precise e preziose documentazioni, vorrei far seguire qui la pubblicazione di una lettera, inedita, sull'argomento delle minoranze linguistiche in Terra d'Otranto, con i consigli e le preoccupazioni che a loro riguardo in quel documento si esprimono.
La lettera è stata rinvenuta da me per caso, durante la ricerca di documenti per una storia del Comune di Vernole, presso l'Archivio di Stato di Lecce, nel fascicolo 350, contenente fondi di prefettura, relativi al Censimento della popolazione del 1881; circa cent'anni fa, dunque.
Vi compare sopra l'annotazione significativa: "agli atti per mancanza di bollo"; risulta scritta a mano, con bella grafia di color violetto, anche se il foglio presenta vistosi strappi, dal centro verso l'alto.
Ne è autore un cittadino leccese, Luigi G. De Simone, che sentiva dalla lontana Messina nostalgia per la sua terra natìa e così scriveva:

"Al Signor Prefetto
Presidente della Deputazione Provinciale e al Consiglio Provinciale di Terra d'Otranto Alla fine di quest'anno sarà fatto il censimento generale del Regno, ed io, che avrei desiderato di lavorare alle operazioni anagrafiche di codesta illustre e dilettissima patria mia (come la diressi or sono dieci anni), mi trovo nella quasi certezza di dover essere allora, come ora, da essa lontano.
Però la lontananza non menoma punto il mio affetto e le mie premurose cure per tutto ciò che riguarda il mio paese: ed oggi mi rivolgo alle SS. LL., perché vogliano fin d'adesso, coi mezzi che la legge pone a loro disposizione, acciò nel prossimo Censimento generale sia tenuto conto delle popolazioni Greche ed Albanesi, che abitano la Terra d'Otranto.
Sarebbe nei miei desideri che le SS. LL. non si contentassero di praticare nell'interesse della Provincia di Terra d'Otranto tale aggiunta al Censimento generale; ma che con istanza al Governo del Re si rendessero autori di un movimento per una specialità etnografica fin'ora trascurata nelle Statistiche Italiane.
E così parmi avvenire, perché Terra d'Otranto, sorella dell'antica Ellade, e benevola ospitatrice de' profughi figli della Grecia, e dell'Albania, dovrebbe procacciare che venisse colmata una lacuna nell'anagrafe italiana; nella quale cadono in invincibili errori i più dotti etnologi, ed etnografi, d'Europa.
Per quanto io mi sappia, di Colonie Albanesi in Terra d'Otranto esistono tracce a S. Marzano, a Faggiano, a Roccaforzata; di Romaniche a Martano, a Calimera, a Castrignano dei Greci, a Melpignano, a Corigliano, a Soleto, a Sternatia a Martignano, a Zollino, a Lecce.
Non so se io mi sbagli; ma sbaglierò meno di chi nega l'esistenza di Colonie greche nella nostra Provincia, e della generale ignoranza circa quelle degli Albanesi.
I quesiti che per me basterebbero, sarebbero:
Numero degli abitanti parlanti il Greco, o l'Albanese; risposta affermativa, o negativa intorno al se conservino costumi greci, o albanesi; di che culto si servano; e se del greco, se orto, ovvero eterodosso: quanti Ministri abbia detto culto.
Ho detto abbastanza per enunciare alle SS. LL. la mia domanda, e sono sicuro che le SS. LL. benignamente la accoglieranno.
L. G. De Simone, Vice Presidente del Tribunale di Messina, 23 marzo 1881".

L'Autore, uomo di toga e valente storico locale, ci ha lasciato molte opere, tra cui quella monumentale Lecce e i suoi monumenti - solo il I° volume, però - che Nicola Vacca ha curato nel 1964 in una nuova edizione.
Lo stesso Vacca, nell'Introduzione, ci parla diffusamente delle opere di Luigi G. De Simone (1835 - 1902) e ad essa rimandiamo, per chi voglia saperne di più.
Ricorderemo poi che l'argomento delle minoranze linguistiche è di particolare attività, suggerito anche a tutte le scuole italiane nell'anno scolastico 1978 / 79 da una Circolare (n. 255, prot. 4940 156 - 2 del 18 1 10 1 1978) del Ministero della Pubblica Istruzione, nell'ambito della "Convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale".
Se e come si sia risposto su scala nazionale alla suddetta circolare, a noi non è dato sapere, ma vorremmo augurarci che almeno nella nostra "subregione", cui certo le minoranze linguistiche non difettano, il problema sia stato trattato adeguatamente e non si sia dato anche a questa circolare lo spazio che purtroppo si dà alle solite circolari ministeriali, a dire il vero un po' troppo frequenti.
Per arricchire, sia pure di un solo titolo, la bibliografia di cui alla nota nell'articolo del Panareo, aggiungo, per finire, Bilinguismo e diglossia in Italia, Pacini editore, Pisa, 1971. Il volume, di non larga diffusione, perché riservato al campo degli specialisti, comprende gli Atti del Convegno di Bressanone sul tema degli alloglotti.
Riguardano in modo particolare la Puglia e, più in generale, l'Italia meridionale i seguenti contributi:
M. Camaj: Il bilinguismo nelle oasi linguistiche albanesi dell'Italia meridionale;
A. Bibbò: Romanzo e albanese nei dialettofoni di Casalvecchio (FG), Chieuti (FG), Greci (AV);
A. Karanastasis: Lo stato in cui si trovano oggi i dialetti neogreci dell'Italia meridionale;
V Valente: Bilinguismo nei dialettofoni delle isole franco-provenzali di Faeto e Celle in Capitanata;
G. Falcone: Lingua e dialetto nella Calabria reggina.


Banca Popolare Pugliese
Tutti i diritti riservati © 2000